Dal 13 agosto le assunzioni di colf, camerieri e operai saranno molto più complicate. Andiamo a vedere nei dettagli cosa cambia.
Assumere camerieri, operai e colf dal 13 agosto sarà molto più complicato. Il via libera al cosiddetto decreto trasparenza ha messo in campo regole molto più rigide e sono diversi gli appelli al Governo per un rinvio della norma visto che siamo in piena estate e questo rende molto più complicato riuscire a trovare quelle persone, soprattutto nel settore della ristorazione, per rispondere alle richieste.
Entrando nei particolari del decreto, si dice definitive addio ai contratti collettivi di lavoro e con questa norma, come riportato da Il Messaggero, l’obiettivo è quello di dare maggiore tutele ai dipendenti, intervenendo in quelle situazioni che potrebbero trasformarsi in privazione di diritti e sfruttamento.
I datori di lavoro, quindi, dovranno fornire ai nuovi dipendenti una comunicazione molto dettagliata su diciassette punti di diversi. Si tratta un documento che va a sostituire la lettera di assunzione, ma molto più complicato da essere fatto e che rischia di essere anche poco comprensibile per i destinatari.
Cosa rischia chi non rispetta la nuova normativa
Una normativa che deve essere obbligatoriamente rispettata altrimenti si rischia una multa che dai 250 euro ai 1.500 euro. Per questo motivo, come detto in precedenza, sono molte le richieste al Governo di rinviare questa misura per provare a rendere la vita più facile ai datori di lavoro in questo periodo di estate.
Per il momento, però, da Roma non sono arrivate risposte positive. Dal 13 agosto le nuove norme entreranno in vigore e toccherà ai lavoratori prestare la massima attenzione per non incappare in multe molto alte in un momento economico non assolutamente semplice.
Vedremo, quindi, come si comporteranno i datori di lavoro e se il nuovo esecutivo porterà delle modifiche a questo decreto trasparenza. Per il momento, come detto, il governo Draghi ha confermato la riforma e dal 13 agosto sarà molto più complicato assumere colf, operai e camerieri. Non sicuramente una buona notizia per i datori di lavoro.
