Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati siglano il programma comune della coalizione. Ecco i 15 punti del documento
Si intitola “Per l’Italia” il programma comune della coalizione di centrodestra composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati. Come fa sapere una nota congiunta della coalizione, “i leader dei partiti che compongono il centrodestra hanno condiviso e dato il via libera al programma di governo che la coalizione realizzerà dopo le elezioni del 25 settembre, quando, finalmente, l’Italia potrà avere un governo coeso e capace di dare al Paese delle risposte concrete”. “Un programma“, prosegue il comunicato, “che si articola in 15 punti, concreto e realizzabile, incentrato sulla difesa dell’interesse nazionale e della Patria, sulla crescita economica e sulla difesa del potere d’acquisto delle famiglie. Nel documento, elaborato nelle scorse settimane da un tavolo tecnico composto dai delegati di tutte le forze del centrodestra, vengono ribaditi i nostri valori e la nostra collocazione in Europa, nell’Alleanza Atlantica e in Occidente e tutti gli elementi che sono indispensabili per affrontare i problemi dell’Italia e dare finalmente il via a un rilancio che non può più essere rinviato. Dalla realizzazione delle infrastrutture strategiche alle riforme istituzionali, della giustizia e della pubblica amministrazione, passando, ovviamente per la necessità di impostare sin da subito un fisco più equo“.
Il documento, definito “accordo quadro di programma per un governo di centrodestra”, è suddiviso in 15 punti. Il primo punto riguarda la politica estera ed è così intitolato: “Italia, a pieno titolo parte dell’Europa, dell’Alleanza Atlantica e dell’Occidente. Più Italia in Europa, più Europa nel Mondo”. Su questo punto il programma prevede: politica estera incentrata sulla tutela dell’interesse nazionale e la difesa della Patria; rispetto delle alleanze internazionali e rafforzamento del ruolo diplomatico dell’Italia nel contesto geopolitico; rispetto degli impegni assunti nell’Alleanza Atlantica, anche in merito all’adeguamento degli stanziamenti per la difesa, sostegno all’Ucraina di fronte all’invasione della Federazione Russa e sostegno ad ogni iniziativa diplomatica volta alla soluzione del conflitto; piena adesione al processo di integrazione europea, con la prospettiva di un’Unione Europea più politica e meno burocratica; revisione delle regole del Patto di stabilità e della governance economica al fine di attuare politiche in grado di assicurare una crescita stabile e duratura e la piena occupazione; tutela degli interessi nazionali nella discussione dei dossier legislativi europei, anche alla luce dei cambiamenti avvenuti nel contesto internazionale, con particolare riferimento alla transizione ecologica; incentivare il processo di designazione di sedi di enti internazionali sul territorio italiano; centralità dell’Italia nell’area mediterranea; piano straordinario europeo per lo sviluppo del continente africano, anche attraverso politiche di cooperazione internazionale finalizzate alla crescita socio-economica e alla stabilità politica; difesa e promozione delle radici e identità storiche e culturali classiche e giudaico-cristiane dell’Europa.
Il secondo punto del programma è intitolato “Infrastrutture strategiche e utilizzo efficiente delle risorse europee” e prevede i seguenti impegni: pieno utilizzo delle risorse del PNRR, colmando gli attuali ritardi di attuazione; accordo con la Commissione europea, così come previsto dai Regolamenti europei, per la revisione del PNRR in funzione delle mutate condizioni, necessità e priorità; efficientamento dell’utilizzo dei fondi europei con riferimento all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime; garantire la piena attuazione delle misure previste per il Sud Italia e le aree svantaggiate; rendere l’Italia competitiva con gli altri Stati europei attraverso l’ammodernamento della rete infrastrutturale e la realizzazione delle grandi opere. Potenziamento della rete dell’alta velocità per collegare tutto il territorio nazionale dal Nord alla Sicilia, realizzando il ponte sullo Stretto; potenziamento e sviluppo delle infrastrutture digitali ed estensione della banda ultralarga in tutta Italia; difesa delle infrastrutture strategiche nazionali.
Il terzo punto del programma del centrodestra tocca le riforme istituzionali e non. I punti sono: l’elezione diretta del Presidente della Repubblica; attuare il percorso già avviato per il riconoscimento delle Autonomie ai sensi dell’art. 116, comma 3 della Costituzione, garantendo tutti i meccanismi di perequazione previsti dall’art. 119 della Costituzione; piena attuazione della legge sul federalismo fiscale e Roma Capitale; valorizzazione del ruolo degli enti locali; riforma della giustizia e dell’ordinamento giudiziario: separazione delle carriere e riforma del CSM; riforma del processo civile e penale: giusto processo e ragionevole durata, efficientamento delle procedure, stop ai processi mediatici e diritto alla buona fama; riforma del diritto penale: razionalizzazione delle pene e garanzia della loro effettività, riforma del diritto penale dell’economia, interventi di efficientamento su precetti e sanzioni penali; principio della pari dignità fra Pubblica Amministrazione e cittadino; delegificazione e deregolamentazione per razionalizzare il funzionamento della Pubblica Amministrazione; digitalizzazione, efficientamento e ammodernamento della Pubblica Amministrazione; semplificazione del Codice degli appalti.
Il quarto punto del programma del centrodestra tocca il fisco. Tanti i punti: riduzione della pressione fiscale per famiglie, imprese e lavoratori autonomi; no a patrimoniali dichiarate o mascherate; abolizione dei micro tributi che comportano eccessivi oneri di gestione per lo Stato; pace fiscale e “saldo e stralcio”: accordo tra cittadini ed Erario per la risoluzione del pregresso; politiche fiscali ispirate al principio del “chi più assume, meno paga”; estensione della flat tax per le partite IVA fino a 000 euro di fatturato, flat tax su incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti, con la prospettiva di ulteriore ampliamento per famiglie e imprese; semplificazione degli adempimenti e razionalizzazione del complesso sistema tributario; rapporto più equo tra Fisco e contribuenti: procedure semplificate, onere della prova fiscale a carico dello Stato, riforma della giustizia tributaria e superamento dell’eccesso di afflittività del sistema sanzionatorio; introduzione del “conto unico fiscale” per la piena e immediata compensazione dei crediti e dei debiti verso la PA; diritto al conto corrente per tutti i cittadini.
Il quinto punto è dedicato al sostegno alla famiglia e alla natalità. Gli impegni programmatici: allineamento alla media europea della spesa pubblica per infanzia e famiglia; piano di sostegno alla natalità, prevedendo anche asili nido gratuiti, asili nido aziendali, ludoteche; riduzione dell’aliquota IVA sui prodotti e servizi per l’infanzia; aumento dell’assegno unico e universale; progressiva introduzione del quoziente familiare; sostegno concreto alle famiglie con disabili a carico attraverso l’incremento dei livelli essenziali di assistenza sociale; politiche di conciliazione lavoro-famiglia per madri e padri; tutela del lavoro delle giovani madri; ferma tutela della proprietà privata e creazione di un sistema di protezione della casa e immediato sgombero delle case occupate; agevolazioni per l’accesso al mutuo per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie; sostegno ai genitori separati o divorziati in difficoltà economica.
Il sesto punto del programma è dedicato alla sicurezza. I punti: decreti sicurezza; adeguamento dell’organico e delle dotazioni delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco, fattiva collaborazione di questi con la Polizia locale e le Forze armate per consentire un capillare controllo del territorio; implementazione della sicurezza nelle città: rafforzamento operazione strade sicure, poliziotto di quartiere e videosorveglianza; contrasto al fenomeno delle baby gang e alla microcriminalità; potenziamento delle misure e dei sistemi di cyber-sicurezza; riqualificazione di quartieri, edifici, stazioni, strade e parchi in stato di degrado e di illegalità diffusa. Norme più severe per gli atti contro il decoro; azioni incisive e urgenti per il contrasto al crescente fenomeno della violenza nei confronti delle donne; lotta alle mafie e al terrorismo; contrasto ad ogni forma di antisemitismo e all’integralismo islamico; combattere lo spaccio e la diffusione delle droghe con ogni mezzo, anche attraverso campagne di prevenzione e informazione; piano carceri, maggiore attenzione alla Polizia Penitenziaria e accordi con gli Stati esteri per la detenzione in patria dei detenuti stranieri; contrasto all’immigrazione irregolare e gestione ordinata dei flussi legali di immigrazione; favorire l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari; difesa dei confini nazionali ed europei come richiesto dall’UE con il nuovo Patto per la migrazione e l’asilo, con controllo delle frontiere e blocco degli sbarchi per fermare, in accordo con le autorità del nord Africa, la tratta degli esseri umani; creazione di hot-spot nei territori extra-europei, gestiti dall’Unione Europea, per valutare le richieste d’asilo; garantire ai Comuni le risorse necessarie per far fronte alle spese per la gestione e la presa in carico dei minori non accompagnati.
Il settimo punto è dedicato alla sanità e prevede: lo sviluppo della sanità di prossimità e della medicina territoriale, rafforzamento della medicina predittiva e incremento dell’organico di medici e operatori sanitari; l’aggiornamento dei piani pandemici e di emergenza e revisione del Piano sanitario nazionale; oltre la pandemia: ripristino delle prestazioni ordinarie e delle procedure di screening, abbattimento dei tempi delle liste di attesa; estensione prestazioni medico sanitarie esenti da ticket; contrasto alla pandemia da Covid-19 attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali – come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti – senza compressione delle libertà individuali; riordino delle scuole di specializzazione dell’area medica; revisione del piano oncologico nazionale.
Il programma prosegue con un punto dedicato ai temi economici. Nel dettaglio prevede i seguenti impegni: taglio del cuneo fiscale in favore di imprese e lavoratori; tutela del potere d’acquisto di famiglie, lavoratori e pensionati di fronte alla crisi economica e agli elevati tassi di inflazione; interventi sull’IVA per calmierare i prezzi dei beni di prima necessità e ampliamento della platea dei beni con IVA ridotta; riduzione IVA sui prodotti energetici; defiscalizzazione e incentivazione del welfare aziendale, anche attraverso detassazione e decontribuzione premi di produzione e buoni energia; maggiori tutele per lavoro autonomo e libere professioni, tutela delle micro e delle piccole medie imprese, lotta alla concorrenza sleale; estensione della possibilità di utilizzo dei voucher lavoro, in particolar modo per i settori del turismo e dell’agricoltura; contrasto al lavoro irregolare, rafforzamento della prevenzione degli infortuni e defiscalizzazione dei costi della sicurezza sul lavoro; rafforzamento dei meccanismi di decontribuzione per il lavoro femminile, gli under-35, i disabili, e per le assunzioni nelle zone svantaggiate; incentivi all’imprenditoria femminile e giovanile, in particolare nelle aree depresse; facilitazione per l’accesso al credito per famiglie e imprese; politiche di sostegno alle aziende ad alta intensità occupazionale; rafforzamento delle politiche attive per il lavoro; innalzamento del limite all’uso del denaro contante, allineandolo alla media dell’Unione Europea; bonus edilizi: salvaguardia delle situazioni in essere e riordino degli incentivi destinati alla riqualificazione, alla messa in sicurezza e all’efficientamento energetico degli immobili residenziali pubblici e privati.
Il programma dedica il suo nono punto ai temi del sociale. Gli impegni: ridefinizione del sistema di ammortizzatori sociali al fine di introdurre sussidi più equi ed universali; sostituzione dell’attuale reddito di cittadinanza con misure più efficaci di inclusione sociale e di politiche attive di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro; innalzamento delle pensioni minime, sociali e di invalidità; flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e accesso alla pensione, favorendo il ricambio generazionale; controllo sull’effettiva applicazione degli incentivi all’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro; piano straordinario di riqualificazione delle periferie, anche attraverso il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica; potenziamento di politiche mirate alla piena presa in carico delle persone con disabilità, anche attraverso l’incremento delle relative risorse; maggiori tutele in favore dei lavoratori fragili, immunodepressi e con disabilità grave.
Il decimo punto del programma elettorale del centrodestra è dedicato alla cultura, al turismo e alla promozione del Made in Italy. Gli impegni: valorizzare la Bellezza dell’Italia nella sua immagine riconosciuta nel mondo; tutela e promozione del Made in Italy, con riguardo alla tipicità delle eccellenze italiane; italiani all’estero come ambasciatori dell’Italia e del Made in Italy: promozione delle nostre eccellenze e della nostra cultura attraverso le comunità italiane nel mondo; costituzione di reti di impresa del comparto turistico, per la promozione e commercializzazione del settore, anche a livello Sostegno al settore dello spettacolo e incentivi per l’organizzazione di eventi a livello nazionale; sostegno alla presenza dell’Italia nei circuiti dei grandi eventi internazionali; tutela della nautica e delle imprese balneari: 8000 km di litorale, 300.000 addetti del settore, un patrimonio che va tutelato; tutela e promozione del patrimonio culturale, artistico, archeologico, materiale e immateriale, e valorizzazione delle professionalità culturali che costituiscono il volano economico e identitario italiano; valorizzazione e promozione di un’offerta turistica diversificata; supporto alla digitalizzazione dell’intera filiera del settore turistico e della cultura; contrasto all’esercizio abusivo delle professioni e delle attività del turismo e della cultura.
Il capitolo successivo è dedicato alle proposte per raggiungere l’autosufficienza energetica. I punti: transizione energetica sostenibile; aumento della produzione dell’energia rinnovabile; diversificazione degli approvvigionamenti energetici e realizzazione di un piano per l’autosufficienza energetica; pieno utilizzo delle risorse nazionali, anche attraverso la riattivazione e nuova realizzazione di pozzi di gas naturale in un’ottica di utilizzo sostenibile delle fonti; promozione dell’efficientamento energetico; sostegno alle politiche di price-cap a livello europeo; ricorso alla produzione energetica attraverso la creazione di impianti di ultima generazione senza veti e preconcetti, valutando anche il ricorso al nucleare pulito e sicuro.
Il dodicesimo punto del programma è dedicato alle tematiche ambientali. Le proposte sono: rispettare e aggiornare gli impegni internazionali assunti dall’Italia per contrastare i cambiamenti climatici; definizione ed attuazione del piano strategico nazionale di economia circolare in grado di ridurre il consumo delle risorse naturali, aumentare il livello qualitativo e quantitativo del riciclo dei rifiuti, ridurre i conferimenti in discarica, trasformare il rifiuto in energia rinnovabile attraverso la realizzazione di impianti innovativi e sostenibili; piano straordinario per la tutela e la salvaguardia della qualità delle acque marittime e interne ed efficientamento delle reti idriche per limitare il fenomeno della dispersione delle acque; programma straordinario di resilienza delle aree a rischio dissesto idrogeologico con interventi mirati; salvaguardia della biodiversità, anche attraverso l’istituzione di nuove riserve naturali; promozione dell’educazione ambientale e al rispetto della fauna e della flora; rimboschimento e piantumazione di alberi sull’intero territorio nazionale, in particolare nelle zone colpite da incendi o calamità naturali; incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico e promuovere e favorire politiche di mobilità urbana sostenibile.
Il tredicesimo punto tocca i temi dell’agricoltura. Ecco gli impegni: promozione di una Politica Agricola Comune e di un piano strategico nazionale, capaci di rispondere alle esigenze di oggi, per uno sviluppo che coniughi indipendenza e sostenibilità ambientale ed economica; salvaguardia del comparto agroalimentare, lotta al nutri-score e all’italian sounding; tutela delle specificità e delle eccellenze agricole italiane e loro promozione sui mercati esteri; rifinanziamento della misura “Più Impresa” a favore dei giovani agricoltori e dell’imprenditoria femminile; innalzamento dei massimali degli aiuti in regime de minimis per le imprese agricole, allineandoli a quanto previsto negli altri settori economici; promozione di una filiera italiana per l’innovazione in agricoltura; rafforzamento degli strumenti di garanzia sui finanziamenti a favore delle imprese agricole, degli allevamenti e della pesca; potenziamento degli strumenti di contrasto al caporalato e al lavoro irregolare; riconoscimento e valorizzazione delle piccole produzioni locali di qualità; interventi di contrasto al fenomeno della proliferazione della fauna selvatica e alla diffusione delle epidemie animali; interventi per un “piano nazionale invasi” per l’irrigazione agricola.
Il penultimo punto del programma tocca la scuola e l’università prevede le seguenti proposte: rivedere in senso meritocratico e professionalizzante il percorso scolastico; piano per l’eliminazione del precariato del personale docente e investimento nella formazione e aggiornamento dei docenti; ammodernamento, messa in sicurezza, nuove realizzazioni di edilizia scolastica e residenze universitarie; valorizzazione e promozione delle scuole tecniche professionali volte all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro; allineamento ai parametri europei degli investimenti nella ricerca; incentivare i corsi universitari per le professioni STEM; maggiore sostegno agli studenti meritevoli e incapienti; riconoscere la libertà di scelta educativa delle famiglie attraverso il buono scuola; favorire il rientro degli italiani altamente specializzati attualmente all’estero.
Il programma del centrodestra si chiude con un focus su giovani, sport e sociale. Le proposte: valutazione dell’impatto generazionale delle leggi e dei provvedimenti a tutela delle future generazioni; sostegno allo sport quale strumento di crescita e integrazione sociale e promozione di stili di vita sani; potenziamento degli strumenti di finanziamento per esperienze formative e lavorative all’estero per giovani diplomati e laureati, finalizzate al reimpiego sul territorio nazionale delle competenze acquisite; supporto e valorizzazione degli enti del Terzo settore e delle associazioni sportive dilettantistiche, nell’ottica del principio di sussidiarietà; reintroduzione e rafforzamento del sistema del prestito d’onore per studenti universitari; programma di investimento e potenziamento dell‘impiantistica sportiva, anche scolastica e universitaria; introduzione di borse di studio universitarie per meriti sportivi; promozione e rilancio dell’artigianato e dell’impresa come prospettiva lavorativa per le nuove generazioni; supporto all’imprenditoria giovanile, incentivi alla creazione di start up tecnologiche e a valenza sociale.