La situazione meteorologica in Italia è in continua evoluzione e un esperto ha fatto il punto della situazione anche in vista di Ferragosto.
Ferragosto è sempre più vicino e la situazione meteorologica in Italia è in continuo cambiamento. Ormai da alcuni giorni, come testimoniano i nubifragi che hanno colpito l’Alto Adige e le province di Avellino e Catanzaro, si sta registrando un’inversione di tendenza e già nei prossimi giorni si potrebbe dire addio a questa ondata di caldo.
Secondo quanto ipotizzato da Mario Giuliacci, riportato da Libero, il Sud e le isole maggiori potrebbero fare i conti con una forte ondata di maltempo nelle giornate dell’11 e del 12 agosto. Si tratta di un trend che molto probabilmente continuerà anche il giorno successivo. Per questo periodo, invece, il Nord dovrebbe avere una tregua e godersi un po’ di sole dopo alcune settimane dove le piogge hanno fatto da padrone soprattutto in Alto Adige.
Cosa cambia per Ferragosto
Il meteo, come detto, è in continua evoluzione e a Ferragosto molto probabilmente si assisterà ad un nuovo inversione di tendenza. Nel pomeriggio del 15, infatti, sono previsti rovesci sul Nord Ovest. Poi la pioggia si sposterà su tutto il Nord.
Insomma l’estate continua a regalare sorprese e le vacanze rischiano di essere rovinate da un meteo instabile e dalla pioggia che, come abbiamo visto in precedenza, non ha nessuna intenzione di lasciare completamente la penisola.
Maltempo che porta le autorità locali ad alzare l’attenzione. Gli ultimi rovesci, infatti, hanno procurato molti disagi ed il rischio è il ripetersi di questi fenomeni su tutta la Penisola nei prossimi giorni. Per il momento il trend in peggioramento dovrebbe confermarsi fino al 17 poi ci potrebbe essere un breve ritorno del caldo anche per consentire a tutti di salutare l’estate.
Ma il meteo quest’anno non sembra essere prevedibile e tutto può cambiare da un giorno all’altro. Quindi vedremo nei prossimi giorni cosa succederà e se davvero ci sarà una tregua da questo caldo che ormai va avanti da settimane.
