La sinistra studia già il dopo Letta: ecco chi è in pole

La sinistra non sta perdendo altro tempo e non vuole farsi trovare assolutamente impreparata: tanto è vero che stanno pensando al possibile sostituto dell’attuale segretario del Partito Democratico, Enrico Letta. Il nome del favorito c’è, anche se spunta anche un altro che si sta “scaldando”

La sinistra pensa già al successore di Letta
Enrico Letta (Ansa Foto)

Il 25 settembre si sta avvicinando sempre di più. Per il mondo della politica (e soprattutto per gli italiani) non può assolutamente essere considerato un giorno come un altro visto che si discute del futuro del nostro paese. Per quanto riguarda la sinistra non si può non menzionare il fatto del mancato accordo tra il Partito Democratico ed Azione, ovvero quello tra Enrico Letta e Carlo Calenda. Non è più un mistero che i due non si alleeranno.

Quel che è certo, però, è che (a meno di clamorosi colpi di scena) lo stesso ex candidato sindaco di Roma è pronto a trovare un accordo con il numero uno di ‘Italia Viva‘, Matteo Renzi. Anche se, come riportato in precedenza, si stava discutendo appunto del futuro della sinistra. In particolar modo: chi è pronto a prendere il posto dell’uomo inquadrato in foto? Spunta non solo un nome, ma addirittura due.

Sinistra, si pensa a Bonaccini per il dopo-Letta: spunta anche altro nome

Bonaccini il primo nome per il dopo-Letta
Stefano Bonaccini (Ansa Foto)

Non è un mistero che Stefano Bonaccini sia sceso in campo in questa campagna elettorale, anche se non nel modo che il suo segretario avrebbe voluto. L’attuale presidente della regione Emilia Romagna (incarico che copre dal 2014) ha voluto dire la sua in una recente intervista. Non è assolutamente d’accordo ad un Pd che sta solamente a sinistra e che non sente la nostalgia né dei Ds né del Pds.

Nel frattempo, però, sempre come riportato in precedenza, c’è anche un altro nome che spunta come possibile sostituto. E’ quello del primo cittadino di Milano, Beppe Sala. In un primo momento si pensava che avrebbe dovuto far parte della formazione politica di Luigi Di Maio, ed invece non è andata per niente così. Per il momento si tratta solamente di “chiacchiericci”, anche se la concentrazione adesso è rivolta su ben altro.

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