Ucraina, c’è anche il primo italiano che risulta indagato per “arruolamento”. L’annuncio arriva direttamente dalla Direzione Distrettuale Antimafia
169mo giorno di conflitto in Ucraina. La situazione, purtroppo, non è cambiata di un nulla visto che si continua a combattere. Il numero delle vittime, sia per quanto riguarda i soldati russi che quelli ucraini (sommati a quelli dei civili) continuano ad aumentare sempre di più. Nel frattempo, però, arrivano anche le notizie che riguardano il primo italiano indagato. Si tratta di un ragazzo di 19 anni, nativo di Genova, che è simpatizzante di Casapound.
Il suo nome è Kevin Chiappalone. A quanto pare il ragazzo sarebbe partito in primavera e ci troverebbe ancora nel Donbass a combattere contro i russi. Si è arruolato nella brigata internazionale ucraina. Ad avviare l’indagine ci ha pensato direttamente la Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo del capoluogo ligure. Il tutto è stato condotto anche dalla Digos dei Genova.
Ucraina, chi è Kevin Chiappalone? Il primo italiano indagato per arruolamento
Secondo quanto riportano le prime ricostruzioni pare che il ragazzo abbia preso accordi con alcuni miliziani, direttamente dal web, per raggiungere il paese e dare il proprio contributo . A quanto pare sarebbe arrivato in Ucraina direttamente dalla Polonia. Una volta giunto a Varsavia (in aereo) si sarebbe fatto trovare al confine del paese. E’ ancora vivo visto che si fa sentire almeno una volta a settimana.
Kevin è finito nel registro degli indagati in base a una legge del 1995. Che cosa riguarda? In realtà punisce gli italiani che partecipano a un conflitto armato per conto di Stati stranieri. A parlare di questa vicenda ci hanno pensato i suoi genitori: la madre Tiziana Chiappalone e il padre Filippo Moramarco. Questi ultimi hanno rilasciato una intervista al quotidiano ‘La Repubblica’.
Neanche loro si potevano immaginare che partisse per combattere contro i russi. Queste sono state alcune delle loro parole «Ci aveva detto che sarebbe andato a fare del volontariato a Sanremo. Quando ormai a cose fatte ci ha raccontato la verità, ci siamo sentiti crollare il mondo addosso. E’ una brava persona, non sta facendo male a nessuno. Ha le sue idee, certo di destra, ma è andato ad aiutare l’Ucraina, non l’invasore russo“.