Arriva su Tiktok la denuncia di Rita Capparelli: è bufera dopo la risposta del proprietario di un chiosco.
“Buongiorno, ieri ho raccontato la storia del Pos a Stintino anche su Tiktok. Se siete lì in questi giorni segnalate”. Scrive questo su Instagram Rita Capparelli ad una community da più di 100 mila followers.
La sua disavventura durante una giornata di relax sta infatti facendo il giro del web ed è stata raccontata proprio sui social. Quell’obbligo di permettere a tutti di pagare in maniera digitale, scattato il 30 giugno, non è stato consentito nello stabilimento balneare. Rita Capparelli ha raccontato di essere stata costretta a pagare lettini e ombrellone in contanti per l’assenza del Pos, e quando poi ha chiesto di acquistare una bottiglietta d’acqua con le medesime modalità ha nuovamente incontrato la richiesta di pagare senza utilizzare le carte. Alla richiesta di parlare con il proprietario è nato un battibecco, e alla influencer è stato riferito di scegliere un altro luogo in cui le avrebbero consentito di acquistare con le carte. A quel punto avrebbe scelto di chiamare la Finanza e di raccontare tutto sui social. Anche la risposta incassata, che ha allargato il dibattito.
Il proprietario del chiosco avrebbe iniziato a dare in escandescenze dopo la segnalazione alla Finanza. Avrebbe chiesto il perché di quella scelta, e al termine della discussione poi ha riferito la frase che ha spinto Rita Capparelli a denunciare tutto in un video. “Tanto la multa è di 30 euro più il 4% di ciò che dovevi prendere” è stata l’osservazione fatta alla influencer. A quel punto è scattata la telefonata alla Guardia di Finanza, e l’invito su TikTok a segnalare quegli esercizi che non permettono di effettuare pagamenti con le carte.
Nei commenti in tanti hanno sottolineato di essere d’accordo con la denuncia, e che le regole devono essere uguali per tutti. Qualcuno ha fatto invece notare che le commissioni dovrebbero essere regolate in maniera differente per permettere anche ai titolari delle attività commerciali di non avere troppe spese nel rispettare un obbligo che fa discutere. Resta però un dato di fatto. Si moltiplicano infatti le multe per chi ancora non si è adeguato, e anche le denunce di molti esercenti che rispettano le regole e chiedono un comportamento identico da parte di tutti. Anche da quei furbetti che spesso provano in qualche modo ad aggirarle.