Cambia ancora la regola più discussa: ma le nuove interpretazioni sono destinate a non aiutare gli arbitri. E ad aumentare le polemiche
Esiste una regola nel mondo del calcio più discussa, criticata e spesso mal interpretata, del fuorigioco? Negli anni la regola (spesso al centro delle più controverse situazioni da moviola) è stata modificata molte volte: prima si è introdotto il fuorigioco passivo, poi attraverso la tecnologia, si è studiato il modo per verificare l’esatta posizione dell’attaccante, infine ci si è divisi sulle deviazioni dei difensori, che possono permettere ai giocatori della squadra in attacco di rientrare in gioco.
Ma nonostante i tanti cambiamenti, la regola resta sempre al centro delle polemiche, per l’eccessiva interpretazione dei vari episodi. E le nuove spiegazioni (presentate nei giorni scorsi) non fanno altro che aumentare i dubbi e (ne siamo certi) alimenteranno le polemiche. Ma cosa cambia nella valutazione del fuorigioco? Quali interpretazioni sono state studiate? Come reagiranno gli arbitri? Una cosa è certa: per come si presentano, le nuove interpretazioni non aiuteranno di certo gli arbitri nel loro lavoro.
La novità si è resa necessaria dopo il clamoroso gol di Mbappè nella finale di Nations League. Il francese ricevette la sfera partendo in fuorigioco e segnò la rete decisiva dopo un tocco (molto discusso) del difensore spagnolo Garcia. Volontario o meno? Le nuove interpretazioni cercheranno di eliminare questo dubbio: mentre in passato l’ultimo tocco di un difensore sanava sempre e comunque la posizione di un attaccante in fuorigioco (come la rete di Mbappé) da questa stagione è stata inserita una distinzione fra il tipo di tocco del difensore: giocata deliberata o deviazione?
La differenza, secondo i responsabili, dovrebbe aiutare gli arbitri: ma sarà proprio così: Nel caso di giocata deliberata non ci sarebbe l’offside. Se il tocco è involontario invece si. “Si è cercato di tornare un po’ alle origini, penalizzando chi parte in posizione irregolare”, ha spiegato Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri di serie A. Ma come faranno gli arbitri e gli assistenti a capire in pochi secondi se l’ultimo tocco del difensore era volontario o no, e quindi se l’azione che si sviluppa è regolare o meno?
Se il Var ha tolto responsabilità (e problemi) agli assistenti (è la tecnologia a decidere se un giocatore è in fuorigioco o meno), questa nuova interpretazione aumenterà invece la discrezionalità dell’arbitro. E le polemiche. Sicuramente aumenteranno i gol annullati per fuorigioco. Se prima un tentativo disperato di un difensore di intercettare un passaggio rimetteva sempre in gioco un attaccante in offside, da oggi non è più così. Cambierà tutto. E se le ultime regole sembravano favorire gli attaccanti e aumentare i gol e lo spettacolo, il fuorigioco permetterà alle difese di subire meno reti. Ma non eliminerà le polemiche.