Spari durante la protesta delle donne: i Talebani imbracciano le armi per disperdere la folla. Era già accaduto.
La storia si ripete, questa volta a pochi giorni dall’anniversario dell’ingresso dei Talebani a Kabul.
Il 15 agosto del 2021 l’Afghanistan fu al centro degli attacchi e l’esercito talebano causò la caduta della Repubblica islamica dell’Afghanistan. In seguito alla presa della capitale il palazzo presidenziale fu occupato dopo la fuga del presidente in carica Ashraf Ghani e a distanza di 18 anni dall’intervento anglo-americano che rovesciò il primo regime, i talebani continuano a chiedere che il loro governo sia riconosciuto dal mondo. La situazione delle donne però preoccupa, e si moltiplicano gli appelli e le petizioni per il riconoscimento dei loro diritti . La protesta organizzata dalle donne a Kabul però ha rischiato di finire in tragedia, ed era già successo nel dicembre del 2021.
Lavoro, libertà e diritti. Questi gli slogan durante la protesta delle donne a Kabul di fine dicembre del 2021. Quel corteo finì fra gli spari dei talebani, e la storia si è tristemente ripetuta. Anche oggi durante l’ennesima dimostrazione per chiedere il riconoscimento di molti diritti, i Talebani avrebbero sparato in aria per disperdere la folla.
Lo riferisce l’agenzia Afp che fornisce i dettagli dell’ennesimo gesto dimostrativo dell’esercito per evitare che siano organizzate manifestazioni a Kabul. Le donne afghane chiedevano il ripristino del diritto all’educazione e alla partecipazione alla vita pubblica ma quella mobilitazione davanti al ministero dell’Educazione è stata bloccata dopo pochi minuti dalle raffiche di fucile e dalle minacce con le armi puntate verso il corteo.