Dopo l’11 settembre erano stati inaspriti i controlli. Come è stato possibile permettere ad un uomo di entrare armato?
Tanta paura, ma fortunatamente nessun problema serio. A Canberra in Australia, si è registrato un episodio di cronaca che ha scosso l’opinione pubblica, ma che si è chiuso senza conseguenze gravi. Ciò che è successo ha però scatenato dubbi sul sistema di sicurezza australiano.
Un uomo ha sparato dei colpi di arma da fuoco nell’area check-in dell’aeroporto di Canberra, in Australia. L’uomo è stato arrestato dalla polizia e lo scalo è stato evacuato. Stando alle prime informazioni, non ci sono feriti e le forze dell’ordine esortano la popolazione a non recarsi all’aeroporto. Lo riportano i media locali.
L’aeroporto di Canberra è stato evacuato oggi a causa di spari nel terminale principale dello scalo che hanno portato all’arresto di una persona. Secondo quanto riporta il Guardian, la polizia ritiene che solo una persona sia responsabile dell’incidente ed ha sottolineato che la situazione è adesso sotto controllo. Non si segnalano vittime o feriti. Secondo testimoni la persona sospetta “sparava in aria”. Lo scalo della capitale australiana, sempre secondo la polizia, dovrebbe riaprire in giornata.
La vicenda si è chiusa in modo positivo e senza troppi problemi. Ma ciò che è successo lascia seri interrogativi sulla gestione dell’aeroporto australiano. Dopo l’11 settembre i controlli agli aeroporti sono sempre stati molto accurati. Come è stato possibile permettere ad un uomo di entrare indisturbato con una pistola e sparare dei colpi all’interno della struttura? La sicurezza australiana è quindi al centro di un forte dibattito interno. Al momento non si registrano prese di posizione da parte del Governo, sollecitato dall’opposizione a riferire sulla validità delle misure di sicurezza attuate.