Kiev e Mosca continuano a lanciare accuse: secondo gli abitanti nuovi bombardamenti sarebbero stati effettuati vicino alla centrale.
I timori di una catastrofe a Zaporizhzhia sono ancora molto alti. Mosca e Kiev continuano a muovere accuse reciproche in merito a ciò che accade nei pressi della centrale più grande d’Europa.
L’agenzia nucleare ucraina Energoatom scrive su Telegram che nuovi bombardamenti avrebbero interessato la zona. Secondo le testimonianze degli abitanti le esplosioni sarebbero state continue, e l’intelligence ha chiarito che gli occupanti avrebbero lanciato l’offensiva dal villaggio di Vodiane. Zelensky continua a ribadire che un pericolo così grave non si registrava “dai tempi della guerra fredda” mentre d Mosca rispediscono al mittente le accuse. In un clima tesissimo ieri in Italia è arrivata la prima nave cargo carica di mais, e ad Istanbul si è ufficializzata l’intesa per sbloccare la situazione e avviare i corridoi per l’esportazione di cereali.
ORE 16:00 – Il ministro dell’Interno tedesco ha confermato il rischio attacchi ad infrastrutture energetiche.
ORE 13:54 – Le forze armate russe hanno ripreso il controllo di Udy, città che si trova nella regione di Kharkiv.
ORE 10:34 – Secondo Mosca, il governo di Zaporizhzhia starebbe valutando la chiusura della centrale atomica.
ORE 09:54 – Gli ucraini rallentano, ma non fermano l’avanzata russa. A scriverlo è il New York Times.
ORE 08:00 – Buone notizie dal fronte delle esportazioni. Ucraina e Russia hanno firmato accordi con la Turchia e con l’Onu per sbloccare il grano. Zelensky ha chiarito che qualsiasi tentativo di frenare l’accordo da parte di Mosca avrà una risposta militare.
ORE 07:00 – Scambio di accuse per i nuovi fatti di Zaporizhzhia. Da Kiev svelano nuovi attacchi nei pressi della centrale. Mosca rispedisce al mittente le affermazioni in arrivo dall’Ucraina.
ORE 06:00 – Zelensky nel messaggio alla nazione ha ribadito con forza che la presenza russa nei pressi della centrale di Zaporizhzhia aumenta la minaccia di radiazioni per l’Europa intera, sottolineando che serve una reazione immediata da parte di tutti.