Da destra a sinistra passando per il terzo polo. Tutti contro Dazn. La piattaforma è riuscita ad unire tutti anche durante la campagna elettorale
Dazn meglio di Draghi. Se il Premier uscente non è riuscito a tenere in piedi il suo governo non riuscendo a mantenere unita una maggioranza molto variegata, la piattaforma streaming ha fatto unire le forze di diverse coalizioni. Tutte contro di lei.
Dalla coalizione di centro destra fino alla sinistra più radicale, passando per il neonato terzo polo. Tutti si sono schierati contro Dazn, colpevole di aver rovinato la prima giornata di campionato degli appassionati. Le critiche sono state bipartisan. Il leader della Lega Salvini non ha usato mezzi termini. “Da abbonato a Dazn credo che il servizio che stanno offrendo faccia schifo”. Il segretario della Lega lo ha scritto su Twitter insieme all’hashtag ‘credo’, slogan della sua campagna elettorale. Critiche anche dal neonato terzo polo. “Alla fine è stata semplicemente una fesseria togliere i diritti a Sky. Peraltro colpendo una grande azienda che aveva investito in Italia e fa anche cinema, serie e cultura”. Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda riguardo ai problemi di trasmissione riscontrati su Dazn
Anche a sinistra le critiche non mancano. La capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei deputati Debora Seracchiani scrive: “Migliaia di tifose e tifosi delusi da Dazn. Chiederemo le verifiche necessarie ad Agcom. È un servizio a pagamento che va garantito”. Gli fa eco Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia: “I prezzi li alza ma Dazn peggiora il servizio. Avvio vergognoso per il campionato. Intervenga Agcom il pubblico paga e non merita questo tradimento”. Chiusura dedicata alla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali: -“Riscontrato il grave e inaccettabile disagio causato agli utenti per la mancata connessione a Dazn, sto predisponendo con i miei uffici un tavolo urgente che coinvolga la Serie A, il Mise e l’AgCom, in modo da affrontare il prima possibile quanto accaduto”.
