Zelensky punta il dito contro la Russia: “Mosca si fa scudo con la centrale di Zaporizhzhia”. Ancora scambi di accuse, i rischi restano alti.
Nel discorso alla nazione che Zelensky tiene come di consueto la sera, sono arrivate nuove pesanti accuse alla Russia.
L’Ucraina continua a sottolineare che il Cremlino utilizza la centrale come una sorta di minaccia per il mondo intero, e secondo il presidente “un rischio così alto non c’è stato neanche nei tempi della Guerra Fredda”. Zelensky continua a ribadire che Mosca “si fa scudo con la centrale di Zaporizhzhia” e il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, afferma che anche ieri notte si sarebbero registrati nuovi attacchi con colpi di artiglieria sulla vicina località di Marhanets. Mosca rimanda al mittente le accuse e sollecita l’Onu per un’ispezione da parte dell’Agenzia per l’energia atomica. Intanto continuano a partire le navi dopo l’accordo sul grano mentre in Ucraina fanno un bilancio degli attacchi su obiettivi civili. Il numero è altissimo. Secondo Kiev dall’inizio del conflitto sarebbero stati effettuati 22mila raid su obiettivi civili e circa 300 su quelli militari.
Ore 8.30 – 42 Paesi chiedono ritiro russi da centrale Zaporizhzhia
Ore 8 – Da Mosca rispediscono al mittente le accuse chiedendo una ispezione da parte dell’Agenzia per l’energia atomica.
Ore 7 – Sarebbero 22mila secondo Kiev gli attacchi su obiettivi civili dall’inizio del conflitto. Un numero altissimo rispetto ai raid effettuati su obiettivi militari.
Ore 6 – Zelensky accusa Mosca: “Si fa scudo con la centrale di Zaporizhzhia”. Dall’Ucraina parlano di nuovi attacchi nei pressi del sito.