Un giocatore della Premier League è nei guai: dovrà affrontare un processo per l’accusa di stupro e aggressione sessuale.
Uno scandalo che ha scosso la Premier League e tutta l’Inghilterra. Quasi un anno fa un calciatore del Manchester City è stato arrestato dalla polizia del Cheshire con l’accusa di stupro e molestie ai danni di due donne e di una ragazza ancora minorenne. Si tratta di Benjamin Mendy, terzino sinistro campione del mondo nel 2018 con la Francia. Il suo caso, quasi 365 giorni dopo, è arrivato a processo. La situazione, se possibile, è più grave del previsto. I capi di imputazione sono stupro, tentato stupro e aggressione sessuale.
In apertura di processo, che ha preso il via alla Chester Crown Court, nel nordovest dell’Inghilterra, l’avvocato Timothy Cray si è rivolto così alla giuria: “Il caso è semplice. Ha poco a che fare col calcio, ma è un altro capitolo di una storia molto vecchia: uomini che violentano e aggrediscono sessualmente le donne perché pensano di essere potente e di farla franca”. Il riferimento è ai presunti abusi contro sette giovani donne tra l’ottobre del 2018 e l’agosto dello scorso anno.
L’accusa ha definito Mendy un “predatore sessuale“. Secondo Cray, uno dei compiti del difensore era “trovare giovani donne e creare le situazioni in cui potessero essere violentate e aggredite sessualmente. Nella loro mente, e questo non potrebbe essere più chiaro, il flusso di donne che portavano a casa esisteva esclusivamente per perseguitarle a scopo sessuale”.