Il senatore di Forza Italia a Notizie.com va giù duro: “I vertici del pallone che fanno la lettera non si possono tirar fuori, anche loro responsabili”
E’ stato il principale fautore del riordino del sistema televisivo italiano con una legge che porta il suo nome e che è passata alla storia. E questa vicenda di Dazn proprio non la riesce a digerire. Lui è il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che è stato dal 2001 al 2005 Ministro delle Comunicazioni, proprio nel periodo in cui ci fu la famosa “legge Gasparri” sulla televisione, e la vicenda legata al clamoroso disservizio di Dazn sul campionato di calcio. E il senatore Maurizio Gasparri a Notizie.com non è tenero per niente: “Ho fatto diverse preso di posizione pubbliche, dicendo che c’è una responsabilità ben precisa, certo vedere il calcio non rientra nei diritti fondamentali delle persone che sono vivere, nutrirsi e curarsi, però è altrettanto vero che se uno paga un abbonamento, che hanno anche aumentato, ha il dovere e l’obbligo di offrire un servizio adeguato e che funzioni, quello che è successo e che sta succedendo è una cosa molto grave, gravissima e scandalosa. Responsabile anche la Lega Calcio e tutti i presidenti di serie A che non si possono chiamare fuori, hanno fatto anche una lettera di protesta, ma di cosa? Sono loro che hanno venduto i diritti e devono essere anche loro a rispondere di questa cosa. Fa sorridere quella lettera della Lega e dei presidenti che hanno mandato oggi, loro inseguono il denaro, ma se non sei in grado di trasmettere, anche chi vende i diritti deve sapere a chi li vende e sincerarsi che tutto funzioni. L’Agcom deve intervenire con decisione e lo farà“
Non si tiene il senatore di Forza Italia: “Ho visto che è stato attuato un provvedimento di emergenza con la possibilità di accedere ad un link ma non è che tutti possono inseguire queste cose, io l’ho trovata per caso, ma mi immedesimo in persone che non sono avvezzo o tecnologicamente preparate come il sottoscritto o persone anziane che, a maggior ragione se pagano devo ricevere un servizio funzionante senza se e senza ma“.
Per Gasparri è una situazione seria e grave, anche se “si parla di calcio“, anche perché “parliamo di una sorta di monopolio, con buona parte del campionato che si vede principalmente su una piattaforma, con un costo mensile di 30 euro che non è pochissimo proiettato nell’anno, è un fenomeno e uno spettacolo che seguono tanti e deve funzionare a dovere”.
Anche lui stesso Maurizio Gasparri è una delle vittime del malfunzionamento di Dazn e a Notizie.com non si risparmia: “Io ho avuto problemi come tutti prima col telefono e poi con l’Ipad, niente, non c’era nulla che si potesse fare, poi ho trovato la loro comunicazione sul sito che consentiva, attivando una connessione che hanno messo a disposizione su Twitter loro stessi, e con questa cosa hanno cercato di sopperire, però insomma, non è il massimo anzi è uno schifo, diciamoci la verità. E’ un servizio che paghiamo, dove, lo ripeto, c’è stato un considerevole aumento, io non ho problemi, ma 30 euro al mese più Sky e più magari 10 euro di Disney plus per i bambini, alla fine ogni mese si fanno sentire e diventa un onere, per questo, mi dispiace, ma è vergognoso quello che è successo. Sono al loro terzo anno e i problemi già c’erano stati prima, e anche qui voglio essere preciso e chiaro: la Lega Calcio non si può chiamare fuori, hanno fatto anche una lettera di protesta, ma di cosa? Sono loro che hanno venduto i diritti e devono essere anche loro a rispondere di questa cosa“