Dopo le due sconfitte consecutive all’inizio del campionato di Premier League, il futuro dell’allenatore dei Red Devils è già un rebus.
Quattro gol subiti in 35 minuti, preso a schiaffi dal Brentford e schernito sui media. È nerissimo l’avvio di stagione del Manchester United che nel sud-est di Londra ha patito la seconda sconfitta su due in Premier e soprattutto ha mandato segnali sconfortanti ai propri tifosi. La squadra non sembra avere alcuna identità, Ten Hag – nel post partita – ha invitato i giocatori a mostrare carattere e convinzione, quasi scaricando su di loro ogni tipo di colpa per quanto accaduto contro Brighton e Brentford: “I giocatori devono prendersi le le proprie responsabilità, se abbiamo un piano partita e poi lo buttiamo nel cestino, allora non andremo da nessuna parte”.
L’olandese però è già sul banco degli imputati, la stampa inglese lo critica ferocemente, perché “quanto visto contro il Brentford risuonerà per generazioni”, scrive The Guardian. L’umiliazione è pesante, Ten Hag invita la società a investire sul mercato: “Arriveranno giocatori di qualità, ne abbiamo bisogno”. La famiglia Glazer è al centro della bufera, la tifoseria ne chiede a gran voce l’addio, mentre il manager vuole investimenti: si tratta per Rabiot, poi dovrebbero arrivare anche un attaccante e un esterno offensivo. Ma soprattutto servirà sciogliere il nodo Cristiano Ronaldo.
Il portoghese ha giocato tutti e novanta i minuti contro il Brentford, ma non è mai stato davvero in partita. CR7 s’è sbracciato, ha provato a incitare i compagni dopo i primi due gol subiti, salvo poi sprofondare in un vortice di frustrazione dopo il tris e il poker delle Bees. A fine gara ha lasciato il terreno di gioco furente, passando accanto a Ten Hag che non è stato nemmeno degnato di uno sguardo. Ronaldo vuole andare via, non è un mistero, pretende un club che giochi la Champions e competa per vincere il proprio campionato. Quanto di più lontano dal Manchester United di oggi.