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Curiosità

Orecchie tappate in aereo, ecco come evitare il fastidioso problema

Published by
Arianna Di Pasquale

Viaggiare è sempre un piacere, anche se quando si è in volo si deve fare i conti con qualche disagio: ecco come evitarne uno ricorrente

L’estate e le vacanze sono anche sinonimo di ‘evasione’ dalla routine quotidiana e quindi di viaggi: trascorrere le ferie lontani da casa infatti è stato obiettivo di molti, soprattutto quest’anno, considerando le restrizioni che ci sono state fino a pochi mesi fa.

Uno dei mezzi più comodi per raggiungere le lunghe distanze è sicuramente l’aereo, utilizzato sia in questo periodo che durante l’anno, sia per fughe di relax che per motivi lavorativi. Utilizzando il velivolo spesso si può incappare nella barotrauma, ossia la sensazione di “orecchie tappate” che si avverte soprattutto durante il decollo e l’atterraggio.

Barotrauma, ecco come risolvere il disagio

Se in alcuni precisi momenti del viaggio in aereo si sentono i rumori in maniera ovattata o si percepiscono fischi o ronzii accompagnati da dolore più o meno intenso, è tutto normale: questo accade per via della pressione dell’aria presente all’interno della cabina dell’aereo che aumenta in maniera repentina e non permette all’orecchio di reagire in maniera efficiente all’improvviso sbalzo pressorio.

Per prevenire il fastidio si possono utilizzare i tappi per le orecchie, ci sono in commercio dispositivi specifici che possono alleviare i disturbi aiutando la compensazione pressoria. In caso di raffreddore può tornare utile anche uno spray decongestionante che favorisce una corretta respirazione e, di conseguenza, una migliore areazione dell’orecchio medio. Se si accusa un vero e proprio dolore è bene assumere un antidolorifico, meglio in gocce, da mettere direttamente nell’orecchio. Masticare gomme e caramelle e anche bere continuamente, stimola l’apertura della tuba di Eustachio. Inoltre si può acquistare l’Otovent, un palloncino il cui ugello si inserisce in una narice e, tappando l’altra, si cerca di gonfiare; basterà deglutire quando sarà diventato grande come un’arancia tenendo bocca e naso chiusi (azione che va ripetuta da entrambi i lati). Utili, infine, le manovre di Valsalva e Tonynbee: la prima consiste nell’ispirare e con il naso e la bocca tappati spingere l’aria fuori; la seconda utilizza la deglutizione e va effettuata sempre a bocca e naso chiusi. 

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Arianna Di Pasquale