Le patate sono tra gli alimenti più consumati e apprezzati in Italia, ma non sempre sono buone. Ecco quando diventano tossiche.
Tra i prodotti più consumati e apprezzati in Italia ci sono le patate. Si tratta di un alimento molto amato dai bambini, soprattutto se sono fritte, e sano visto che è ricco di potassio, vitamina C e carboidrati complessi.
Ma, come succede per tutti i cibi, anche loro non sono sempre sono da consumare. In alcuni casi, infatti, possono diventare tossiche e quindi non fare più bene alla nostra salute. Il consiglio resta sempre quello di prestare massima attenzione per non rischiare di dover andare in ospedale.
Quando le patate diventano tossiche
Come detto in precedenza, le patate possono diventare tossiche. I tuberi possono essere pericolosi per la nostra saluta specialmente quando contengono una grande quantità di glicoalcaloidi tossici come solanina e chaconina. Si tratta di sostanze che si accumulano specialmente in patata verdi, germogliate e danneggiate.
In particolare, la solanina può portare vomito, vertigini o dolori intestinali. Nei casi più gravi, ma assolutamente rari, si arriva addirittura a perdite di conoscenza, alterazioni delle funzioni cerebrali, respiratorie e cardiache.
Proprio per questo motivo, come scritto da Libero, bisogna fare molta attenzione alla conservazione di questi ortaggi. Il consiglio è quello di riuscirle a tenere in un luogo fresco, buio e asciutto. In caso contrario, meglio evitare il consumo di questi tuberi soprattutto se si tratta di patate crude, verdi e molte germogliate proprio per evitare problemi di salute.
Il consiglio è quindi quello di prestare la massima attenzione e, soprattutto in un periodo caldo come quello odierno, evitare di acquistarne molte proprio per il rischio di dover fare i conti con problemi di salute. Se, invece, sono buone, si devono assolutamente mangiare visto che sono ricche di potassio, vitamina C e carboidrati complessi, tutti aspetti che consentono alle persone di vivere meglio.