Gli aggiornamenti dopo i soccorsi al mercato aggravano il bilancio: ci sarebbe anche un bambino rimasto vittima dell’esplosione.
Una esplosione in un deposito di fuochi d’artificio all’interno di uno dei centri commerciali più grandi e frequentati in Armenia, a 2 kilometri a sud del centro di Erevan.
Il ministero delle emergenze del paese in un bollettino immediato parlava di feriti, alcuni dei quali gravi, ma i soccorritori hanno comunicato che quelle esplosioni avevano prodotto un bilancio ben più grave. Il primo aggiornamento infatti segnalava alcune vittime e diversi feriti. Sul posto sono arrivate però ambulanze e decine di mezzi dei vigili del fuoco per spegnere le fiamme e prestare soccorso alle persone coinvolte. Quel primo bilancio è stato quindi aggiornato con numeri drammatici e purtroppo anche la notizia di un bambino rimasto vittima del tragico incidente.
Il servizio stampa del ministero delle Emergenze in Armenia ha aggiornato il bilancio che è cresciuto notevolmente. Durante le operazioni di salvataggio i soccorritori avrebbero recuperato 15 corpi e purtroppo fra le vittime c’è anche un bambino. Sarebbero 60 i feriti mentre almeno 18 persone mancano all’appello e sarebbero al momento considerate disperse dopo la tragica esplosione e l’incendio.
Il ministero ha inoltre comunicato che i corpi di nove vittime non sono al momento stati identificati. Secondo i superstiti tutto sarebbe partito da un deposito di fuochi d’artificio della zona, mentre il primo ministro Nikol Pashinyan ha visitato il mercato nel quale si è consumata la tragedia, con numeri che rischiano purtroppo di diventare ancora più pesanti.