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Politica

Elezioni, Berlusconi: “Bugie e idee rubate, ecco il Pd”

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Daniele Magliocchetti

Il leader di Forza Italia lancia accuse: “E’ falso che abbiamo fatto cadere il governo o che voglia prendere il posto di Mattarella”,

Siamo impegnati in questa strana e difficile campagna elettorale, che non ha precedenti, che deve rivolgersi agli italiani distratti dalle meritate vacanze e dalle tante preoccupazioni per la ripresa a settembre. Anche per questo lo ricordo ancora una volta noi non volevamo le elezioni anticipate, non volevamo la caduta del governo Draghi. Noi a Draghi avevamo proposto, l’ho proposto io personalmente, e tutti voi lo sapete bene, di andare avanti fino alla scadenza naturale della legislatura, naturalmente senza i Cinque Stelle. Tutte le persone in buona fede hanno visto che è stato il comportamento irresponsabile dei Cinque Stelle ad aver prima bloccato l’azione di governo e ad averlo poi fatto cadere. Perché lo ripeto ancora una volta, a voi che conoscete bene queste vicende? Perché il tentativo di darci la colpa della caduta del governo Draghi è la prima menzogna di questa campagna elettorale. Una campagna che purtroppo si preannuncia basata su questo, sulla menzogna, sulla calunnia, sul deliberato fraintendimento delle nostre dichiarazioni. Vedo una serie di pessimi segnali, l’ultimo dei quali è stata l’assurda, artificiosa polemica sulla presunta richiesta di dimissioni del Presidente Mattarella. I nostri avversari hanno voluto usare una banale considerazione tecnica, da me espressa in risposta a una domanda sul Presidenzialismo, per trasformarla in un tema politico del tutto assurdo.

Silvio Berlusconi è pronto ad una campagna elettorale simile a quella del 1994 © Ansa

È bastato pochissimo alla sinistra per rispolverare il vecchio armamentario di insulti, di calunnie, di menzogne, che non fanno bene al Paese e che screditano ancora di più la politica. Non sono preoccupato per noi, so che gli elettori non sono stupidi e che questi metodi non funzionano, sono preoccupato per l’Italia. D’altronde mi rendo conto che i nostri avversari non possono fare diversamente. Sono divisi su tutto salvo che su una cosa: il terrore che per la prima volta dal 2008 siano gli italiani a poter scegliere da chi essere governati. Il maggiore partito della sinistra, il Partito Democratico, è l’emblema di tutte queste contraddizioni. È un partito che da molti anni si identifica con la gestione del potere, senza essere legittimato da una vittoria elettorale. Oggi sono terrorizzati dalla sconfitta, ma non sanno come evitarla.

“Lo stesso Letta ha il complesso di non essere abbastanza di sinistra”

Tra il premier Draghi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi i rapporti sono cordiali (Ansa)

Lo stesso segretario, Enrico Letta, ha il complesso di non essere abbastanza di sinistra visto che viene dal molto cattolico e quindi cerca in tutti i modi di coprirsi le spalle su quel fronte adottando parole d’ordine, atteggiamenti e contenuti profondamente divisivi. Di questo si ha una prova evidente sfogliando il programma che hanno diffuso nei giorni scorsi. Non c’è un’idea nuova, vera, importante, concreta. Ci sono le bandiere ideologiche della sinistra, come la Legge Zan, il fine vita, lo Ius Scholae, la cannabis, come se fossero questi i problemi veri dell’Italia e degli italiani. Ci sono un po’ di mance elettorali promesse ai giovani e finanziate con la patrimoniale come se di questo avessero bisogno i ragazzi e non di opportunità per costruirsi un futuro. Ci sono pochissime idee buone – nel programma del Partito Democraticoe quelle che ci sono le hanno copiate da noi, per esempio la decontribuzione dei contratti di lavoro a tempo indeterminato per i nuovi assunti. Ci sono arrivati oggi, noi lo proponiamo dal 2018. Nemmeno nel metodo riescono ad essere originali: hanno promesso di illustrare un punto del programma ogni giorno. Noi lo stiamo facendo da due settimane con le pillole che stiamo mandando in onda.

Quello del PD è il programma di un partito che sa di andare verso la sconfitta e che vuole cercare di assicurarsi il consenso degli storici gruppi sociali di riferimento. Ma proprio perché non hanno argomenti, proprio perché i loro leader pensano già al dopo elezioni, quando saranno messi sotto processo per la sconfitta, alzano sempre più i toni, cercano lo scontro, usano il vecchio metodo della demonizzazione dell’avversario. Noi non ci faremo condizionare da questo. Certo, respingeremo con forza le calunnie e smaschereremo le falsificazioni, come ho dovuto fare in questi giorni. Ma soprattutto continueremo a parlare delle cose che interessano agli italiani, del nostro bel programma, pieno di idee per far ripartire il nostro Paese. Parleremo della nostra flat tax al 23%, unica misura realistica per far ripartire l’economia. Non è una tassa che favorisce i ricchi, questa è un’altra menzogna della sinistra, è una tassa che alleggerisce la pressione fiscale al ceto medio. È una tassa progressiva, come vuole la Costituzione, perché i primi 13.000 euro di reddito non sono tassati. E’ soprattutto un sistema di tassazione che non costa nulla, anzi che aumenta nel tempo le entrate dello Stato. Parleremo della riforma burocratica, grazie alla quale non saranno più necessarie le autorizzazioni preventive: per dare il via ad un’attività, per esempio a un negozio, oppure per ristrutturare una casa, basterà darne comunicazione con una lettera raccomandata al comune e si potrà partire.

“Realizzeremo la separazione delle carriere come avrebbe voluto Giovanni Falcone”

Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in treno verso Roma (Foto Pagina Facebook Silvio Berlusconi)

Parleremo della riforma della giustizia, per rendere i cittadini più liberi e più sicuri. Realizzeremo finalmente la separazione delle carriere, come avrebbe voluto Giovanni Falcone, porremo fine ai processi infiniti. Parleremo ancora dei nostri programmi per i più deboli, per gli anziani e i disabili, ai quali innalzeremo la pensione ad almeno 1000 euro al mese per tredici mensilità, per tutti, inclusa le nostre mamme e le nostre nonne. Parleremo dei giovani, ai quali vanno assicurate retribuzioni decorose, almeno 1000 euro al mese, per apprendistato e praticantato, senza oneri per le aziende. Va anche favorito come abbiamo ricordato – l’ingresso stabile nel mondo del lavoro, attraverso la defiscalizzazione e decontribuzione dei contratti di lavoro di primo impiego a tempo indeterminato.

Parleremo di politica internazionale: le nostre radici sono nelle forze politiche di centro, che scelsero l’Alleanza Atlantica e l’Europa, ancora una volta contro le sinistre. Noi in materia di europeismo, di valori dell’occidente, non accettiamo lezioni da nessuno, tanto meno da PD, che anche oggi è alleato proprio con l’estrema sinistra che, solo pochi giorni fa, in Parlamento si è opposto all’allargamento della Nato alla Svezia e alla Finlandia. Anche in questo campo, abbiamo dovuto subire una campagna di mistificazioni, davvero inaccettabile. Noi abbiamo preso posizione in modo molto chiaro, in tutte le sedi ufficiali, e prima di tutto in Parlamento, sulla crisi Ucraina. La nostra posizione è quella dell’Italia, dell’Europa che ho sostenuto personalmente al Parlamento Europeo degli Stati Uniti, della Nato. Questo non mi impedisce di dire due cose, con la massima chiarezza. La prima è che ogni persona ragionevole desidera che abbia fine questo conflitto cruento che semina lutti e distruzioni nel cuore dell’Europa. Quindi ogni soluzione diplomatica va perseguita con convinzione, naturalmente senza sacrificare i diritti del popolo ucraino. La seconda considerazione è che il vero avversario sistemico nel 21° secolo è il totalitarismo Cinese, che riprende le spinte espansioniste dell’antico impero cinese e le innesta nell’ideologia comunista.

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Daniele Magliocchetti