Un “italian-job” per sviluppare la nuova Apple-Car [FOTO]

Il nuovo progetto avveniristico firmato dall’azienda di Cupertino mira a sorprendere e ad avere l’eleganza dello stile del Belpaese

Una nuova avventura. Dal telefonino, ai tablet ai pc fino all’automobile. Un salto triplo, se non quadruplo. E l’azienda di cui stiamo parlando non è una qualunque, ma la Apple. Si, avete capito bene. Sebbene non ne abbia mai fatto menzione esplicitamente, Apple è al lavoro da anni sul progetto della Apple Car, una automobile iper-tecnologica firmata dall’azienda di Cupertino.

Apple
Svolta per i dipendenti Apple (Ansa Foto)

Bloomberg riporta che Apple ha assunto una nuova figura chiave per arricchire il team del progetto, ovvero l’italiano Luigi Taraborelli, veterano dell‘industria delle auto con venti anni di esperienza in Lamborghini.

TTaraborelli porta con sé l’esperienza e la classe di Lamborghini

Un modello
Tanti la immaginano così la versione automobilistica della Apple (Facebook)

Taraborelli ha lavorato a lungo nel reparto ricerca e sviluppo dell’azienda emiliana, per poi specializzarsi nello sviluppo di concept legati agli chassis e dinamica dei veicoli. Ha collaborato allo sviluppo di diversi modelli di Lamborghini, quali Urus, Huracan e Aventador. Ha iniziato nel 2001 e ha lasciato la compagnia nel maggio di quest’anno. Taraborelli diventerà uno dei senior manager del “Project Titan“, questo il nome in codice di Apple Car, che dovrebbe vedere finalmente la luce entro la fine del decennio sotto forma di un veicolo completamente elettrico con capacità di guida autonoma al cento per cento.

A capo del progetto c’è il VP di Apple Kevin Lynch, che per la Mela ha già realizzato il concept originale di Apple Watch. La Apple Car dovrebbe infatti essere dotata di tecnologie di assistenza alla guida di ultima generazione Ossia, di un’auto a guida autonoma (o, quanto meno, semiautonoma) con il marchio della Mela morsicata impresso sul cofano anteriore? Cosiì sembra e, forse, così alla fine sarà. La curiosità è già tanta, soprattutto per vedere che tipo di tecnologia adotterà.

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