L’addio al Manchester United sembra scontato, eppure il fenomeno portoghese non ha ancora trovato una destinazione di suo gradimento.
Una frattura insanabile, ma un vicolo strettissimo. La storia tra Cristiano Ronaldo e il Manchester United è giunta al capolinea, i rapporti con compagni, staff tecnico e ambiente sono ai minimi termini e il portoghese sta spingendo per andare via e trovare una squadra che gli garantisca la Champions League, palcoscenico a cui non vuole assolutamente rinunciare. Eppure le pretendenti sono poche e al momento una soluzione concreta per CR7 non sembra esserci. Bayern Monaco, PSG e Chelsea si sono tirate indietro, il City – che s’era interessato un anno fa – ha preso Haaland, il Napoli non è opzione percorribile e pure il ritorno allo Sporting a oggi pare fantamercato.
Jorge Mendes è chiamato a un’impresa, perché Ronaldo vuole rimanere in Europa e giocare la Champions, tanto da aver detto no a un’offerta da 250 milioni proveniente dall’Arabia Saudita. Quel che è certo, però, è che l’avventura a Old Trafford del campione lusitano non può continuare, ci ha pensato Erik Ten Hag a mettere la parola fine, comunicando al club che va trovata una soluzione, anche a costo di rescindere il contratto al classe ’85.
L’allenatore olandese non ritiene Ronaldo giocatore indispensabile, anzi lo ritiene un problema e i rapporti a oggi sono molto tesi, tanto che – dopo la sconfitta contro il Brentford – Cristiano ha ignorato il proprio allenatore e il vice che lo invitava ad andare a salutare i tifosi dello United presenti a Londra. Ten Hag apre all’addio di Ronaldo, ma vuole un sostituto: sono stati i fatti i nomi di Cunha e Icardi, ma il primo costa 45 milioni e il secondo non convince. Piace anche Aubameyang, ma il giocatore gabonese preferirebbe rimanere a Barcellona. Non è facile, al momento, convincere un top player a salire su una nave, quella dello United, che pare tristemente alla deriva.