Il pesce crudo è ormai un piatto molto presente sulle nostre tavole. Ecco come mangiarlo in sicurezza sia a casa che al ristorante.
Il pesce crudo ormai da diversi anni è presente sulle nostre tavole. Prima era un cibo che si gustava soprattutto ai ristoranti, ora sono molte le persone che hanno deciso di portare questo piatto anche in casa soprattutto nelle giornate calde e afose.
Naturalmente quando si parla di pesce crudo bisogna fare molta attenzione. Si tratta di un alimento che pone problemi non solo di conservazione, ma anche di sicurezza alimentare visto che al suo interno solitamente può essere ospitato il parassita anisakis. Quindi, come riferito dal Corriere della Sera, bisogna prestare la massima attenzione per non rischiare di finire in ospedale.
La larva, infatti, può procurare dolore, nausea e vomito. Oltre che reazioni allergiche o manifestazioni anafilattiche. Il consiglio è quindi quello di prestare attenzione e rispettare alcune regole per mangiare in sicurezza il pesce crudo.
Ecco come mangiare in sicurezza il pesce crudo
Come detto in precedenza, ci sono delle regole molto chiare che consentono di mangiare in maniera sicura il pesce crudo. Il modo più sicuro è quello di surgelare il pesce per poi mangiarlo in seguito. I ristoratori lo devono fare per legge e basta tenerlo ad una temperatura di 35°C per 15 ore, temperatura possibile grazie ad un abbattitore professionale.
Discorso completamente diverso, invece, per i congelatori casalinghi. In questo caso la temperatura minima prevista non è raggiungibile e per questo motivo il consiglio è quello di tenere il pesce una settimana e poi mangiarlo.
Si tratta di regole molto semplici per consentire al pesce crudo di eliminare la possibile larva, mangiarlo in sicurezza ed evitare eventuali malori. Naturalmente c’è chi decide di consumarlo anche senza congelarlo. Il rischio, come detto, è quello di dover fare i conti con questo parassita dei pesci, non semplice da trovarlo.