Buttafuoco: “Una cosa è vincere le elezioni, difficile è cambiare il sistema-sinistra Italia”

“E che ci riesca una ragazza, è una cosa straordinaria, ma la Meloni va sostenuta e aiutata. Paura russa sul voto? Hanno girato la frittata, Giorgia è ferocemente anti-russa”

Schietto, raffinato e graffiante, ma con garbo e con intelligenza. Non esprime i suoi concetti con fare saccente come qualcuno dice. Tutt’altro. Ha le sue idee, ascolta con attenzione le altre, ma poi porta avanti le sue e quando argomenta e spiega, è difficile non rimanere calamitati dalle sue parole e sai suoi concetti. Un’accortezza, però, non chiamatelo o definitelo intellettuale, perché poi Pietrangelo Buttafuoco, scrittore e giornalista di successo, potrebbe risentirsi, quasi arrabbiarsi, girarsi dall’altra parte e salutare. Sempre con garbo, sia chiaro. Con lui Notizie.com ha voluto fare una panoramica generale della situazione politica-ambientale, tutto quello che sta succedendo nel nostro paese attorno a questa campagna elettorale. “Guardo tutto e aspetto con trepidazione, dai sondaggi c’è una larga maggioranza che potrebbe vincere e governare finalmente, ma una cosa è vincere le elezioni, un’altra comandare e guidare il cambiamento urgente di cui ha bisogno davvero l’Italia, quello è difficile, complicato. Che ci riesca una ragazza, però, è una cosa straordinaria, unica. Ma Giorgia Meloni va sostenuta e aiutata, anche perché l’opinione pubblica si abbevera a quello che gli dicono i giornali autorevoli, il salotto chic di casa Cairo, anche perché c’è sempre questa soggezione del tipo: se lo dicono quelli allora può essere così. Ecco, anche questa è una delle cose da cambiare e contrastare”.

Lo scrittore
Lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco durante un intervento televisivo (foto Ansa)

Lo status-quo, il mainstream e tutto quel linguaggio preciso e quasi studiato che serve per orientare  e dirigersi verso una determinata e precisa direzione. E qui Buttafuoco esprime il suo concetto, tentando di spiegare la paura della sinistra e il modo con cui si rivolge alle persone: “I fatti politici si giudicano al compimento, ossia alla fine, le scelte sono chiare, ma atteniamoci ai giornali di questo periodo, dove c’è il fattore dell’influenza russa sulle elezioni italiane, e se leggi, “loro”, l’informazione di sinistra e dei giornali orientati, ti fanno intendere che ai russi conviene che vince la destra, ma Giorgia Meloni è più violentemente anti-russa di chiunque altro, non c’è che dire sono bravi a rigirarla la frittata e a offrirti un racconto a propria immagine e somiglianza“.

“I russi influenzano il voto? La sinistra e la sua informazione ha girato la frittata, visto che la Meloni è violentemente anti-russa, ma hanno paura e fanno credere il contrario”

Meloni
La presidente di FdI Giorgia Meloni descritta dallo scrittore Pietrangelo Buttafuoco (foto Ansa)

E’ una situazione a incastri – approfondisce il concetto Pietrangelo Buttafuoco a Notizie.com -, guardate la vicenda di Silvio Berlusconi a noi più vicina: era un eccentrico rispetto a quelli che garantiscono lo status quo, c’erano i ricchi uomini d’industria che si aspettavano che lui fallisse, i vecchi democristiani e comunisti speravano di afferrarlo e di mandarlo a marcire in galera. Il popolo italiano, all’epoca scelse, ma il vecchio sistema è sempre lì presente, attraverso i suoi meccanismi inesorabili, come la grande burocrazia, l’informazione come fonte ufficiale. Il Corriere della Sera è pur sempre diretto e gestito da uno che viene dall’Unità, inimmaginabile che alla guida del primo giornale della borghesia ci possa essere qualcuno che non venga da quel mondo. Per me sono come due chiese speculari saldamente alleate: quelle della fornace comunista e democristiana e l’Italia è totalmente cosa loro. Nei cambiamenti, c’è un passaggio inesorabile quello di sostanza, il mobilio di casa, per intenderci. La poltrona di Letta è la stessa di Palmiro Togliatti, la casa è quella, certo lo spessore è assai diverso, ma la sostanza è sempre quella. Un’intesa tacita, un’alleanza di sistema che probabilmente affonda le radici nel passato, uno poteva pensare che ci fossero guelfi da una parte e ghibellini dall’altra, invece in Italia ci sono guelfi bianchi e neri, i ghibellini, ahimé, non esistono, ma il 25 c’è la possibilità che qualcosa inizia a cambiare”.

C’è solo del tempo da aspettare e vedere cosa accade. Secondo lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco, che tra l’altro è il presidente del Teatro Stabile d’Abruzzo e in questi periodo è concentrato anche su Il Lupo e La Luna, il suo romanzo trasposto in pièce teatrale da Valentino Picone (che dal 23 al 25 agosto sarà in scena all’orto Botanico di Palermo), va ancora giù duro: “Oggi quello che diciamo può essere smentito nello stesso giorno, molto più che nel passato, fa testo l’effetto sorpresa, siamo in un contesto più complicato, per la prima volta nella fase storica a noi contemporanea, c’è la possibilità che lo status quo possa subire una sconfitta, una sonora e indimenticabile sconfitta. Dal 2008 l’Italia non ha presidente uscito regolarmente dalle urne, può vincere il centrodestra, come è già successo in passato, ma poi è sempre il centrosinistra a fare i governi. Si fa forza che gli italiani hanno una memoria corta come quella dei pesci dentro una vasca, quindi non si tiene conto del fatto, ad esempio, la destra vuole presidenzialismo, la sinistra, più furbescamente, si accontenta di assicurarsi il Presidente della Repubblica, quindi ora c’è la possibilità, di fatto nuovo, a leggere i sondaggi, che il centro destra possa avere una larga maggioranza e nessuno potrebbe obiettare o creare difficoltò nella costruzione del governo. Certo, l’effetto sorpresa sempre in agguato, anche nello scenario internazionale, e non tanto su queste stupide costruzione di propaganda che vengono fatte di volta in volta presentando un trama, anche perché tutta la grande vetrina istituzionale dell’informazione si sta allarmando per quello che deve accadere, devi fare e devi ragionare secondo quello che scrivono loro”.

“Il fascismo? Ovvio che l’avrebbero utilizzato ma se lo sono sparato troppo in anticipo, hanno provato a utilizzare lo stesso meccanismo della pandemia, giocando sulla paura della gente, convincendoci a smettere di vivere per la paura di morire…”

Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini (foto Ansa)
Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini (foto Ansa)

E poi gli attacchi mirati, secondo Buttafuoco come la paura del fascismo se il centrodestra dovesse vincere le elezioni del 25 settembre: Era ovvio che avrebbero utilizzato questo argomento del fascismo, però se lo sono sparato troppo in anticipo questo argomento,. La tattica è sempre quella, nei due anni di pandemia un risultato è stato dato, controllare l’opinione, elemento forte e aggregante era la paura, e ci sono riusciti a convincere le persone a smettere di vivere per la paura di morire. Se non fai come ti viene detto, vai a precipitare in un grande guaio. Se ci fosse stato Draghi a gestire il prossimo autunno, quel genio assoluto della sintesi che è Berlusconi che tempo fa disse: attenti che ci ritroveremo con un cappotto e una candela. Ora chi arriverà adesso troverà una situazione da far tremare, quindi ci vuole un coraggio inaudito, e da questo punto di vista loro, la sinistra, saranno ben lieti di vedere quello che succede, in Sicilia c’è un detto: fare prendere la brace con le mani degli altri. Per loro è come essere in un antifascismo di maniera, staranno lì a fregarsi le mani e a dire tra loro: ora la patata bollente ve la prendete voi. E là si comincerà a dire che va tutto male e male e andrà sempre peggio con la destra al Governo, ma la gente sta cambiando. Il popolo sta cambiando

La destra ha vinto nel passato – ha spiegato Pietrangelo Buttafuoco a Notizie.com -, ed è stato un fatto inoppugnabile, poi ci fu uno come Pinuccio (Giuseppe) Tatarella che disse che il 65% degli italiani è di centrodestra e la fatica del sistema è nell’impedire scientificamente e cinicamente che questo 65% abbia il governo della nazione. E ci sono riusciti da sempre sfacciatamente, basta vedere che dal 2008 non c’è un presidente consiglio che sia espressione delle urne elettorale. Il sistema-sinistra si fa moderno e sofisticato e fatte passare, poi, come scelte volute da tutti”. Poi c’è anche la paura della scena internazionale, ovvero il timore che s e dovesse vincere la destra, anche dall’estero non avremmo più un grande appoggio, ma anche qui Buttafuoco dà la sua spiegazione, ossia di un messaggio ben preciso da diffondere e sul quale “bisognerebbe piegarsi, come quello della destra ignorante e no-vax”.Ma è un tipo di meccanismo che ha preso piede in tutto l’Occidente, vincerà la destra perché è una maggioranza di ignoranti, queste cose passano tranquillamente, io stesso mi sento deplorevole, capisco che la mia ignoranza non mi porta a capire le sorti progressive del messaggio di Enrico Letta, un meccanismo tipico dell’Occidente il senso o viene criminalizzato o ridicolizzato: No-vax putiniano, ignorante o analfabeta. Ovvero non capisci quello che devi fare, inutile che ti metto in mano la sceda elettorale se non la sai usare“.

“Una donna come Premier? Come nazione siamo pronti, ma lo siamo sempre stati, perché è tradizione e perché l’Italia è da sempre una società matriarcale e delle madri. Non sono affatto preoccupato se la Meloni sarà premier anzi…”

La Leader
La leader di FdI Giorgia Meloni (Ansa)

Infine sulla possibilità che Giorgia Meloni possa essere la prima donna a diventare Presidente del Consiglio, Pietrangelo Buttafuoco si dice entusiasta e non ha affatto alcun timore che possa essere all’altezza: “La sinistra che la vede come un’invidia? Anche, volevano fosse una cosa loro, ma un mondo che si rispecchia alla tradizione, da sempre le società tradizionali sono pronte a scandalizzarsi ad avere delle donne alla guida, guardate La Gandhi in India o la Thatcher in Inghilterra  alla testa dei conservatori, le donne nelle società tradizionali, coni la società la società borghese occidentalista che ha più remore e quasi terrore in questo genere di cose. Ma l’Italia è pronta, l’Italia delle province è un totale matriarcato, e qui non considerare le città dello Ztl, l’Italia profonda, nella sua essenza è sempre stata grande proletaria, quella di Pascoli, per intenderci, una società delle madri, lo siamo da sempre pronti, la devozione alla vergine che si sovrappone alle devozione delle vergini delle madri. Qui c’è questa radice antica, la santità di Lucia, di Santa Rosolia e via dicendo.

La Meloni premier? Non sono preoccupato – ribatte Buttafuocoperché c’è lei, ma è la situazione ad essere complicata, l’importante e fondamentale è che non ci sia il vecchio sistema, lo status quo. Di sicuro per cinque minuti impazziranno, poi l’Italia non ha sovranità, quindi non si potrà fare il sovranista in un una realtà senza la sovranità, l’Italia non è la Turchia che all’all’interno dell’alleanza atlantica gestisce la propria vocazione di nazione egemone, non è neppure la Francia, l’Italia è l’Italia. La scena internazionale come dice Calenda si preoccuperà? Che assurdità. Non c’è nessuna differenza dichiarazione d’intenti tra la destra e la sinistra sullo scenario internazionale, nessuna differenza, anzi i toni della destr sono più esaltanti verso la Nato e l’Unione Europea, tanto fa la destra tanto la sinistra, ma con una differenza, e la dico con malizia e con realismo e anche cinismo: all’indomani di una vittoria della destra, la Nato e l’Europa faranno di tutto per neutralizzare e sabotare, è nell’ordine delle cose, non mi meraviglierei.

 

 

 

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