L’ex capitano giallorosso ha deciso di tornare in tv, rompendo il silenzio che durava dal giorno della separazione con Ilary Blasi
Dall’11 luglio ad oggi non era più apparso in tv. Dal giorno in cui era stata ufficializzata la sua separazione con Ilary Blasi, Francesco Totti si era chiuso nel silenzio senza rilasciare alcuna dichiarazione. Zero interviste, zero interventi pubblici. Ma ora, a distanza di più di un mese, l’ex capitano della Roma è tornato a parlare.
Totti e Ilary Blasi si sono lasciati attraverso due comunicati separati. Poche righe per comunicare a tutti una scelta ponderata e studiata con attenzione. Da quel giorno in poi l’attenzione di media, riviste e giornali, si è moltiplicata nei loro confronti. Totti e Ilary sono finiti nel tritacarne mediatico. Ogni quotidiano ne ha seguito la vicenda, con dovizia di particolari. La loro separazione, con tanto di indiscrezioni, notizie e anticipazioni, è stata la notizia più cliccata dai siti durante l’estate.
Motivi che hanno spinto entrambi a mantenere il silenzio. Ma mentre Ilary (secondo i bene informati) sarebbe pronta a svelare tutti i suoi segreti in un’intervista con l’amica e collega Silvia Toffanini), Totti è finalmente apparso in tv, per rilasciare la sua prima intervista da un mese a questa parte. Il capitano giallorosso è stato intervistato da un televisione egiziana.
Ma chi si aspettava qualche riferimento alla conclusione della storia d’amore con Ilary è rimasto deluso. Totti ha infatti parlato solo di calcio e del suo rapporto con Mohamed Salah, attuale attaccante del Liverpool ed ex giallorosso. “Sinceramente in 30 anni di carriera non ho ancora capito come si vince il Pallone d’Oro: se è un premio di squadra o un premio individuale. Salah è uno dei dieci giocatori più forti del mondo con lui ho un rapporto che va oltre il calcio, i più forti però rimangono Messi e Ronaldo. Sono due giocatori diversi, Messi è più tecnico, Ronaldo è più un uomo squadra”.
Continua l’ex capitano della Roma sull’attaccante ora al Liverpool: “Salah prima che essere un grande giocatore, è un ragazzo eccezionale, umile, educato e sempre disponibile. Con noi aveva fatto un grande campionato, sapevo che se fosse andato in una squadra come il Liverpool sarebbe diventato ancora più forte. Non abbiamo tante storie insieme, faceva una vita a sé. Si allenava e tornava a casa dalla moglie. Se fossi il presidente di una squadra lo pagherei almeno 200 milioni”.