Ruberti, lettera aperta a Gualtieri dopo il video: arrivano le dimissioni

Dopo il video shock Albino Ruberti invia al sindaco Gualtieri una lettera di scuse: ecco la spiegazione e la decisione di dimettersi. 

Un video shock, pubblicato da Il Foglio e che fa tremare il palazzo a Roma. Albino Ruberti, braccio destro di Gualtieri, è il protagonista di un filmato che sta provocando imbarazzo e reazioni da parte del Pd.

Albino Ruberti
Albino Ruberti (AnsaFoto)

“Vi sparo, vi ammazzo”, e ancora “vi dovete inginocchiare”. Queste le frasi che hanno generato un’ondata di indignazione dalla politica ai social. Non sono mancati i tentativi di minimizzare quanto accaduto, ma gli utenti social continuano a porsi domande, e intanto l’assessore regionale Francesco De Angelis, presente durante la registrazione, ha inviato una mail al Nazareno in cui annuncia le dimissioni. Sulla vicenda è intervenuto in prima persona Albino Ruberti, con una lettera aperta al sindaco Gualtieri in cui prova a chiarire quanto accaduto.

Ruberti: “Litigio verbale, nulla a che vedere col ruolo istituzionale”

Ruberti
Albino Ruberti (AnsaFoto)

Albino Ruberti prova a minimizzare e in una lettera aperta al sindaco Gualtieri, diffusa da Ansa, spiega quanto accaduto. “Illustrissimo sindaco – scrive – in merito al video pubblicato ieri dal quotidiano Il Foglio, confermo che quanto avvenuto trattasi di un litigio verbale durante una cena privata, che nulla ha a che vedere con il mio ruolo istituzionale”. 

Poi la spiegazione per le frasi che hanno generato scalpore. “In particolare ho reagito con durezza alla frase ‘mi ti compro’, che pur non costituendo in sé una concreta proposta corruttiva, mi ha portato a chiedere con foga, sicuramente eccessiva e termini inappropriati, di ritirarla immediatamente perché l’ho considerata lesiva della mia onorabilità”. Arrivano quindi le dimissioni. “Sono a disposizione per ogni chiarimento che riterrai necessario – scrive Ruberti a Gualtieri –, e per evitare strumentalizzazioni che possano ledere il tuo prestigio e quello dell’istituzione che rappresenti, con la presente rimetto il mio mandato da Capo da Gabinetto”. 

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