Perché gli stipendi sono bassi in Italia? Un docente di Diritto del lavoro ai microfoni di Today.it ha provato a rispondere a questa domanda.
In Italia l’allarme sugli stipendi non è assolutamente terminato. I guadagni continuano ad essere molto bassi e la soluzione sembra essere davvero lontana. Today.it ha interpellato un docente di Diritto del lavoro per fare il punto della situazione.
“E’ chiaro che l’imposizione fiscale è alta – ha spiegato il professore Fabozzi – evidentemente il Paese ne ha bisogno, per finanziare, ad esempio, la sanità e gli ammortizzatori sociali. Bisogna capire anche come si calcola lo stipendio“.
“Il datore di lavoro e il lavoratore – ha spiegato ancora l’esperto – contribuiscono al sistema previdenziale, ciascuno poi paga le imposte. Per un verso si deve cercare di ridurre gli oneri di natura fiscale a carico del lavoratore“.
Il professore si è soffermato anche sui possibili rimedi per provare a contrastare gli stipendi bassi: “La lotta all’evasione in questo senso può aiutare per aumentare le entrate dello Stato. Poi va ridotto il carico dei datori di lavoro“.
“Detassare i premi di produttività porta ad un guadagno dell’azienda (in produttività) e del lavoratore oltre che naturalmente a valorizzare la contrattazione di secondo livello – ha spiegato il docente di Diritto del lavoro – con i premi di produttività si sta cercando di incrementare i benefici netti. E con la modifica delle aliquote fiscali si possono aumentare gli stipendi“.
“Ci sono settori più svantaggiati, come agricoltura e lavoratori domestici, dove il sommerso è ancora più significativo – ha ancora aggiunto il professor Fabozzi – d’altra parte è evidente che il sommerso e l’evasione fiscale è importante e il costo di chi evade ricade su chi paga le tasse“.
La speranza naturalmente è quella di riuscire a contrastare il prima possibile questi stipendi bassi. Per farlo, come detto in precedenza, c’è bisogno di un intervento importante da parte del Governo, ma per il momento la strada continua ad essere in salita.