Cinque medaglie in cinque giorni per la 19enne romana nel corso della rassegna continentale al Foro italico. Numeri che hanno smosso paragoni importanti con la leggenda azzurra Tania Cagnotto: “Ma non devo farmi schiacciare dalla pressione”
La paragonano a una leggenda come Tania Cagnotto e il motivo è evidente guardando i suoi risultati ottenuti negli Europei di nuoto in corso a Roma. Chiara Pellacani ne è uscita da regina dei tuffi, con cinque medaglie conquistate in altrettante gare. Una al giorno: oro nel Team Event lunedì, bronzo nel trampolino da un metro individuale martedì, bronzo nel sincro misto insieme a Matteo Santoro mercoledì, argento nel sincro da 3 metri con Elena Bertocchi giovedì e, infine, altro oro nei salti individuali da tre metri venerdì. Un-plein chiuso in bellezza con il metallo più prezioso e nella gara probabilmente più importante per lei, nonché specialità olimpica.
Davvero un risultato eccezionale per questa 19enne romana (compirà 20 anni il 12 settembre), che direttamente dal Foro italico – subito dopo l’ultima vittoria – ha raccontato le sue emozioni a Notizie.com: “Era il risultato che speravo in questa gara e soprattutto è stato bellissimo vincere in casa, con un pubblico fantastico sugli spalti e tutti i miei parenti che sono venuti a vedermi. Ci ho lavorato tanto, un po’ questo momento me l’ero immaginato nei giorni scorsi. Ma sempre considerando che non c’è mai nulla di scontato, soprattutto in questo sport dove la testa conta tanto. A mio giudizio anche più della preparazione fisica in certi casi. Quindi alla fine ci sono riuscita e adesso sono contentissima“.
Non deve essere stato gestire questi tuffi per una ragazza della sua età, con un tifo da stadio che ha accompagnato ogni sua performance in questi giorni: “Quando sono salita sul trampolino e ho sentito il tifo mi sono detta che dovevo viverla bene. ‘Sto a casa, cerco di dare il massimo e quello che viene, viene’. Il sorriso prima dell’ultimo tuffo? Ho sentito il boato e mi ha reso felice“. Una serenità che le ha trasmesso anche il suo allenatore Tommaso Marconi durante ogni gara: “Lui dall’inizio alla fine mi ha detto di crederci e godermela fino in fondo, proprio perché stavamo in casa. Quindi voleva che assaporassi ogni momento e così ho fatto. Credo di essere cresciuta facendo tante gare, mi sono un po’ abituata alla pressione. Vivo giorno per giorno cercando di andare a letto presto, riposarmi più possibile e poi affrontare ogni gara con lo spirito giusto“. Così è riuscita a meritarsi il paragone con Tania Cagnotto: “Fa sicuramente piacere, ma non ci devo pensare perché altrimenti aggiungerei altre pressioni. Devo solo pensare a lavorare per provare a raggiungere certi livelli, quelli di una tuffatrice che ha fatto la storia di questo sport. Ogni sera abbiamo fatto riunioni e lei era presente, dandoci consigli e raccontandoci le sue esperienze per aiutarci a gestire la tensione“.
E magari le avrà dato qualche consiglio pure per restare sempre concentrata nonostante gare diverse e partner differenti, dal momento che Sara Pellacani in questi giorni ha continuato a ottenere risultati a prescindere da queste variabili: “Devo dire che riesco ad adattarmi bene anche perché ho dei partner molto simili a me, quindi non cambia tantissimo nel mio modo di lavorare. Mi viene abbastanza naturale presentarmi a gare differenti“. Parla già da leader, nonostante la giovanissima età: “Io non mi sento una leader però (ride, ndr). Sono parte di una squadra bellissima. Siamo tanti giovani, ma con un po’ di esperienza in più che possiamo condividere“. E adesso arriva il momento del meritato riposo: “Sicuramente festeggerò con un bel gelato, il mio punto debole. Sono un’amante dei classici, quindi con gusti nocciola, pistacchio e crema andrà benissimo. Poi 3-4 giorni di mare me li farò prima di ripartire per gli Stati Uniti per l’Università (studia in Louisiana, ndr). Di certo riprenderò anche gli allenamenti tra un po’, ma intanto ricomincerò a studiare“. E lo farà con cinque medaglie in più intorno al collo.