Il nuovo allenatore dei parigini ha spiegato in conferenza stampa quanto accaduto tra i suoi attaccanti utilizzando dei termini tecnici. Parole che hanno lasciato un po’ sbigottiti i giornalisti presenti in conferenza stampa
Il Psg della nuova gestione Galtier ha iniziato la nuova stagione vincendo una partita dopo l’altra. Ma nonostante il suo inizio travolgente, dentro lo spogliatoio il clima ha già iniziato a scaldarsi. La discussione tra Mbappé e Neymar per un calcio di rigore poi battuto dal brasiliano ha avviato una guerra tra le varie personalità in squadra, motivi di frizione che hanno destabilizzato il gruppo.
Per questo, appena arrivato in panchina, il nuovo tecnico Christophe Galtier ha adottato misure innovative, iniziando con delle semplici “regole di convivenza” e proseguendo con l’introduzione di un nuovo nutrizionista che ha sorpreso tutti con vari divieti (tra cui la Coca Cola, da decenni partner del Psg).
Galtier fa lo psicologo
Nonostante lo sforzo del francese per sistemare le cose, il rapporto tra le sue star continua a essere un tema ricorrente sulla stampa francese. E proprio di questo si è parlato nell’ultima conferenza stampa: “Non c’è alcun disagio. Ci siamo visti rapidamente il giorno dopo per risolvere tutto, per dirci cosa dovevamo dirci“. Poi l’ex Lille ha scomodato la psicologia per spiegare l’accaduto: “Abbiamo trascorso una settimana molto piacevole al lavoro, sia l’uno che l’altro hanno funzionato bene, l’ho apprezzato in tutte le sessioni di allenamento questa settimana e questo ‘epifenomeno’ è scomparso molto rapidamente“. Il termine “epifenomeno” utilizzato da Galtier viene utilizzato nel mondo della psicologia e definisce un “fenomeno accessorio che accompagna il fenomeno principale e non ha alcuna influenza su di esso”. L’allenatore ha continuato: “Non è successo niente, è stata una cosa breve. I due hanno parlato, c’è stata una conversazione, Ney si è sentito pronto e Kylian lo ha lasciato calciare. Ma c’era un ordine preciso in quella partita, Kylian 1° e Ney 2°. Poi c’è l’interpretazione dell’ordine dato in caso di secondo rigore. Potrebbe essere Messi, Sergio Ramos… Quello che dico va rispettato, ma poi c’è la realtà del gioco e del momento“.