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Cronaca

Covid, l’esperto lancia l’allarme: “Prepararsi all’autunno”

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Francesco Spagnolo

Il Covid continua ad essere presente in Italia. E uno dei virologi al Meeting di Rimini ammette: “La tempesta non è passata”.

In Italia si vive una nuova fase tranquilla per quanto riguarda il Covid, ma i timori per l’autunno ancora esistono. Molti esperti ipotizzano una nuova salita dei contagi tra settembre e ottobre e per questo motivo l’invito è sempre quello di non abbassare mai l’attenzione.

Fabrizio Pregliasco ritorna a parlare dell’emergenza Covid © Ansa

In merito al possibile andamento, sulla base della storia di altre pandemie – sottolinea Pregliasco a margine di un meeting a Rimini, riportato da Italpress – ci saranno onde di discesa e salita. Ce ne aspettiamo altre e c’è la speranza che questo virus, adattandosi ulteriormente e anche noi, mantenendo una buona risposta anticorpale con la rivaccinazione, evitare i casi ondulati“.

Il virologo si sofferma anche sulle persone che ritardano il richiamo in attesa dei vaccini aggiornati: “E’ sbagliato. Questo crea disaffezione sulla quarta dose che invece è necessaria fare perché i vaccini attuali ci difendono dal virus. Nel futuro avremo vaccini aggiornati, come con l’influenza, per le persone fragili, che, a mio avviso, nei prossimi mesi dovranno aggiungere a quella antinfluenzale anche quella antiCovid“.

Pregliasco: “Il Covid non si è raffreddorizzato”

Pregliasco conferma che il Covid non si è raffreddorizzato © Ansa

Il virologo Pregliasco ribadisce come bisogna prepararsi all’autunno. “Il Covid non si è assolutamente raffreddorizzato come si vuole far pensare – spiega l’esperto – perché purtroppo ancora uccide. In questi mesi occorrerà a vaccinare, in particolare i soggetti fragili e mantenere comportamenti responsabili in combinazione con la vaccinazione. Solo in questo modo si farà la differenza sulla quota di adesioni che debbano essere volontarie e su una base di raccomandazioni“.

L’attenzione, quindi, resta molto alta soprattutto in vista del prossimo autunno. Un periodo che potrebbe essere affrontato con regole diverse rispetto al passato. Infatti toccherà al nuovo governo prendere le decisioni su come contrastare una possibile nuova ondata e solamente dopo il 25 settembre sapremo realmente come l’Italia si porrà nei confronti del virus e quali saranno le misure da mettere in campo.

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