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Riggi (Geopolitica.info): “Morte figlia Dugin? Fondamentale identificare i mandanti”

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Francesco Spagnolo

Lorenzo Riggi di Geopolitica.info ai microfoni di ‘Notizie.com’: “Ecco chi si potrebbe nascondere dietro all’attento a Daria Dugin”.

La Russia in queste ore è sconvolta per la morte di Daria Dugin, figlia di Aleksandr e ideologo di Putin. La redazione di Notizie.com ha contattato Lorenzo Riggi, responsabile desk Russia del centro studi Geopolitica.info, per capire cosa potrà succedere in futuro.

Lorenzo Riggi in esclusiva a notizie.com

Cosa cambia dopo l’attacco a Dugin e alla figlia Daria?

“La cosa fondamentale in questo sarà l’identificazione dei possibili mandanti. Al momento non è chiaro chi si sia dietro l’attacco. Se la matrice fosse interna, la reazione potrà essere o contro i responsabili se saranno identificati oppure una stretta sia in termini di ulteriori defenestrazioni di funzionari infedeli o l’accrescimento di controllo. Se fosse confermata quella che è già stata definita la pista ucraina e, guardando un po’ i media russi sembra essere quella che si batte di più, chiaramente dobbiamo attenderci delle reazioni. Un attacco nel cuore di Mosca ad una figura comunque legata alla politica russa è comunque significativo. Quindi una reazione dura potrebbe esserci con ritorsioni analoghe oppure eventuali attacchi contro centri del governo ucraino“.

Se la matrice ucraina fosse confermata, potrebbero esserci gli Stati Uniti dietro questo attacco?

Difficile rispondere a questa domanda perché le informazioni che abbiamo sono molto poche. Attualmente ci basiamo su speculazioni e su quello che già sappiamo rispetto a quello che è stata la storia e il trascorso della politica russa. A mio avviso è inverosimile che gli Usa abbiano sostenuto, ammesso che sia stata l’Ucraina, Kiev in questo attacco anche perché fino ad ora gli Stati Uniti hanno scoraggiato l’invio di armamenti in grado di portare la guerra in Russia. Washington ha anche frenato l’espansione del conflitto in territorio russo. Quindi immaginare che dalla Casa Bianca arrivi un sostegno del genere per un attentato a Mosca sarebbe troppo“.

Gli Stati Uniti dietro questo attacco? © Ansa

In caso di matrice interna, si tratta di un attacco contro Putin o Dugin?

Penso entrambi. Dugin è considerato come l’ideologo del Cremlino anche se il suo ruolo, a mio avviso, è stato molto esagerato. Le sue teorie sono suggestive, hanno avuto una parte nella legittimazione interna alla Russia della politica estera di Putin, ma fondamentalmente l’essenza delle sue teorie è comunque parte del pensiero politico del conservatorismo russo al quale lo stesso Putin si ispira. Non ha avuto un ruolo di ideologo di primo piano. E allo stesso tempo non ha avuto un ruolo istituzionale tale da essere effettivamente influente rispetto alla conduzione della guerra o di altre iniziative della politica estera russa. Chiaramente fa parte di quei centri di potere che sostengono Putin. Quindi è verosimile che un attacco alla sua persona sia in realtà un messaggio al presidente russo. Nel caso di matrice interna, si potrebbe ricondurre l’attacco allo scontro interno, che ha già fatto sette morti confermati, tra le fazioni che hanno sostenuto la guerra e coloro che sono contrari a questo sistema di potere. Ma parliamo di funzionari ed uomini di governo che non sono riconducibili ad un singolo blocco“.

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