Tanti elettori dem infuriati contro Letta e i candidati: demonizzate l’avversario e dimenticate i nostri temi. Ormai siete invotabili
I giovani del Pd, e non solo loro, si sollevano contro il loro partito. Il Partito democratico ha smesso di parlare alla gente, se mai l’ha realmente fatto, soprattutto negli ultimi tempi. Letta, ormai distaccato dalla realtà, vive in una sua dimensione in cui l’obiettivo principale è screditare Giorgia Meloni. E ora sui social la base del Pd è infuriata. Peggio. È inferocita contro il segretario e contro la deriva presa dalla sua campagna elettorale e da quella di tutto il Pd, che gli va a ruota.
Alla senatrice Pd Anna Rossomando, che accusa la Lega di far solo propaganda con argomenti vacui, un utente risponde: “Da ex elettore del Pd capisco la campagna elettorale ma le spari meno grosse. Meno snobismo e più concretezza. Sono 10 anni che eravamo al governo“. Nessuna replica: colpita e affondata.
Al popolo, quello vero, non interessa cosa diceva la Meloni 19 anni fa: “Anche basta”
Al popolo non interessa cosa diceva Giorgia Meloni a 19 anni e non gliene frega nemmeno per quale squadra di calcio tiene la leader di Fdi: il Paese, a differenza di Letta, vive nel mondo reale in cui si fanno i conti con le bollette che aumentano, con il carrello della spesa sempre più caro e gli stipendi fermi da anni. Ma, per parafrasare Francesco De Gregori, “tutto questo Letta non lo sa”.
Gli ex simpatizzanti provano a dirglielo, bollando come “polemiche stantie” quelle su Giorgia Meloni, funzionali “per colmare la pochezza del programma del Pd e dei suoi fiancheggiatori“. Ma lui è irremovibile e anche alla Cnn non parla di quello che vorrebbe fare per l’Italia ma sventola il solito spettro del “rischio per l’Italia e l’Europa” in caso di governo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia. Uno spettro polveroso, appunto, oltre che surreale.