Svolta nelle indagini che riguarda il ragazzino investito ed ucciso a Pordenone mentre si trovava in sella alla sua bicicletta. Ad investirlo una cittadina e soldatessa americana
La città di Pordenone è ancora sotto shock per la tragica morte di un ragazzo di 15 anni che si è verificata tra la notte di sabato e domenica a Porcia. Quest’ultimo si trovava, in compagnia di alcuni suoi amici, in sella alla sua bicicletta quando è stato investito ed ucciso da una cittadina e soldatessa americana. Nel frattempo è arrivata la svolta nelle indagini, ovvero i risultati dell’alcoltest che hanno dato esito positivo. Nel sangue era pari a 2,09 grammi per litro, ovvero 4 volte il limite consentito.
Il quadro, però, non cambia particolarmente nei confronti della ragazza. La sua posizione si aggrava solamente ulteriormente. In questo momento la 20enne si trova agli arresti domiciliari all’interno della Base Usaf di Aviano dove si trova in servizio. Le accuse nei suoi confronti sono gravi: si parla di omicidio stradale. Nelle prossime ore dovrebbe arrivare anche la conferma della convalida dell’arresto. Resta da capire se la giovane continuerà il percorso giudiziario o nel nostro paese oppure negli Stati Uniti D’America.
Porcia (Pordenone), soldatessa americana era ubriaca
Nel frattempo sulla pista ciclabile di Porcia moltissime persone, amici e conoscenti del giovane, si fermano e posano dei mazzi di fiori e striscioni per il ragazzo. Tra questi anche il primo cittadino Marco Sartini che ha voluto spegnere, una volta e per tutte, le polemiche che si stanno creando intorno all’amministrazione. Motivo? A quanto pare hanno deciso di spegnere l’illuminazione pubblica a partire dalle due di notte.
Con il solo obiettivo di avere un risparmio energetico. Nel frattempo è arrivato anche il messaggio di cordoglio, per la famiglia del 15enne, da patte del comandante della base americana Tad Clarck che ha voluto esprimere le sue sentite condoglianze ai familiari della vittima e a tutta la comunità italiana.