DIRETTA Guerra Ucraina, si temono attacchi nel giorno dell’Indipendenza

DIRETTA Guerra Ucraina, tutti gli aggiornamenti in tempo reale di quello che si sta verificando nel paese europeo orientale, oramai arrivato al giorno numero 181 del conflitto 

Ucraina, 181mo giorno di conflitto
Ucraina (Ansa Foto)

181mo giorno di conflitto in Ucraina. Segui con noi tutti gli aggiornamenti, in tempo reale, di quello che si sta verificando nel paese europeo orientale.

DIRETTA Guerra Ucraina, le news in tempo reale

180mo giorno guerra
Ucraina (Ansa Foto)

ORE 19:45 – Zelensky ribadisce: “Non c’è assolutamente responsabilità da parte del nostro paese per quanto riguarda la morte di Dugina“.

ORE 19:00 – Zelensky sfida nuovamente Putin: “Siamo pronti a riprenderci nuovamente la Crimea“.

ORE 18:45 – Nuovo pacchetto di aiuti militari in arrivo dagli Stati Uniti D’America per Kiev: si parla di forniture che possono arrivare a 3 miliardi di dollari.

ORE 17:40 – Un drone è stato abbattuto dalla contraerea russa nei pressi di Sebastopoli. Lo riferisce su Telegram Mikhail Razvohayev.

ORE 15:50 – Parla Boris Johnson: “La Gran Bretagna non riconoscerà mai l’annessione della Crimea“.

ORE 14:55 – Onu preoccupato: “Mosca potrebbe preparare processi a prigionieri di Mariupol”.

ORE 14:40 – Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla conferenza per la Crimea: “L’inverno si avvicina e sarà duro, ci troviamo davanti a una guerra di attrito dove sarà chiave la forza di volontà e la logistica: dobbiamo sostenere l’Ucraina perché un’Ucraina forte e sovrana è garanzia di sicurezza per l’Alleanza Atlantica“.

ORE 14:00 – Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha ribadito il suo pensiero: “L’Occidente continuerà a sostenere Kiev per molto tempo“.

ORE 13:45 – Il presidente della Polonia, Andrei Duda, si trova in questo momento a Kiev. Ha voluto partecipare alla giornata dell’Indipendenza al fianco del suo omologo Zelensky. In questa occasione ha voluto lanciare un messaggio alla Russia: “Deve restituire la Crimea“.

ORE 13:25 – Il consigliere di Zelensky, Alex Rodnyansky: “Molti cittadini stanno lasciando la capitale per paura di possibili attacchi e bombardamenti nel giorno dell’Indipendenza”

ORE 13:00 – I campionati di calcio riprenderanno quest’oggi senza spettatori.

ORE 12:25 – Il primo cittadino di Dnipro, Borys Filatov, annuncia che le forze russe stanno bombardando le abitazioni privati. Esorta i cittadini a non lasciare, per nessun motivo al mondo, le proprie abitazioni.

ORE 11:35 – Zelensky: “La nostra bandiera tornerà su tutti i territori che sono stati occupati“. Queste sono state le sue parole durante la ‘Giornata della Bandiera Nazionale’.

ORE 11:00 – La Russia dà l’ultimo saluto a Darya Dugina, figlia dell’ideologo e fedelissimo di Putin, Aleksandr Dugin: “E’ morta per il popolo“.

ORE 10:45 – Parla Ursula von der Leyen: “Siamo grati al popolo ucraino che sta dando la propria vita per proteggere i nostri valori“.

ORE 10:25 – Appello dagli USA ai cittadini americani presenti in Ucraina: “Lasciate immediatamente il paese adesso“.

ORE 10:20 – Dall’Ucraina fanno sapere che è stata ripristinata la linea ferroviaria con la Moldova.

ORE 10:05 – Il presidente turco Erodagn ammette: “Vogliamo far incontrare Putin e Zelensky nel nostro paese per un incontro“.

ORE 10:00 – Da Kiev fanno sapere che l’uccisione di Darya Dugina è ad opera dei servizi russi, non ucraina.

ORE 09:00 – Aumenta ancora il prezzo del gas in Europa. I future Ttf, benchmark del prezzo del metano nel Vecchio Continente, hanno avviato le contrattazioni a 291 euro. In forte rialzo rispetto ai 276,50 euro di ieri.

ORE 08:00 – Frecciatina da Kiev per Ungheria ed Austria: “Solamente loro non ci hanno dato le armi“.

ORE 07:55 – L’intelligence degli USA prevede una intensificazione degli attacchi della Russia in Ucraina nei prossimi giorni.

ORE 06:00 – Gli Stati Uniti D’America hanno ribadito il loro “no” per quanto riguarda il bando ai visti per i cittadini russi.

ORE 05:00 – Dagli Stati Uniti D’America sono in arrivo nuove armi per l’Ucraina. Lo ha rivelato il ‘Washington Post’.

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