Dopo mesi di stop forzato, è ripartito in Ucraina il campionato di calcio, ma con regole di sicurezza ferree e piani di evacuazione pronti
Nonostante la guerra continui a mietere vittime e terrore, il Paese ha voglia di riprendersi un po’ di normalità e con tutte le precauzioni del caso per la sicurezza dei calciatori e dei tifosi è infatti anche ripreso il campionato di calcio con in campo la squadra campione in carica.
L’ultima partita del campionato ucraino era stata disputata a dicembre, prima della tradizionale pausa invernale di tre mesi. A febbraio poi la Russia ha invaso il Paese e la stagione non è ovviamente più ripartita.
La data del nuovo inizio, il 23 agosto, non è casuale, come dichiarato infatti dal ministro dello Sport Vadym Guttsait è il National Flag Day, il giorno in cui viene celebrata la bandiera dell’Ucraina, “il progresso dello sport non può essere fermato” e dopo una breve cerimonia e un minuto di silenzio per le vittime della guerra con la Russia la partita fra Shakhtar Donetsk e Metalist, le squadre di Donetsk e Kharkiv, ha aperto il campionato ucraino e ha così fatto ripartire il grande calcio nel paese. Il match, disputato sul terreno dello stadio Olimpico di Kiev e chiuso al pubblico per questioni di sicurezza, si è concluso sullo 0-0. Altre partite sono in programma oggi nella parte occidentale e più sicura del paese, anche se non completamente al riparo da eventuali attacchi dell’esercito russo.
Il ritorno del calcio in Ucraina dovrà sottostare a una serie di ferree regole a causa del conflitto in corso, con piani di fuga in caso di problemi concreti durante le partite. “La sicurezza viene prima di tutto”, ha commentato il ministro dello Sport Guttsait e l’intero protocollo è stato programmato nei dettagli dalle autorità politiche, dalla polizia e dalla Difesa territoriale. Le partite si giocheranno a porte chiuse e sarà sempre predisposta una copertura con postazioni fisse della contraerea oltre che bunker a disposizione degli atleti. Gli arbitri sono stati istruiti per gestire le eventuali interruzioni, ma comunque alcune partite sono già state rinviate a data da destinarsi per questioni organizzative, vista la difficile situazione anche a livello di vie di comunicazione del paese. Il Mariupol Fc e il Desna Chernihiv, i cui territori sono stati massacrati dalla guerra, non potranno prendere parte al campionato.