Torna il calcio in Ucraina: fischio d’inizio, poi la grande paura – VIDEO

È ricominciato ufficialmente il campionato di massima divisione ucraina. Un evento dall’alto contenuto simbolico, rovinato parzialmente nella partita tra Rukh Lviv e Metalist Kharkivda da quello che purtroppo ormai è diventato una normalità per il Paese, ossia l’allarme per il pericolo di un raid aereo da parte dei russi

Nel giorno in cui è ricominciato il campionato ucraino, è arrivato immediatamente un triste promemoria di quale sia la realtà attuale con la quale stanno convivendo da ormai 6 mesi gli abitanti del Paese governato dal Premier Zelensky.

Ucraina
In Ucraina è ripartito ufficialmente il campionato di calcio (Ansa)

La prima partita che ha dato ufficialmente un nuovo inizio al calcio locale è stata quella tra Shakhtar Donetsk e Metalist 1925, un match dall’alto contenuto simbolico: i giocatori hanno osservato un minuto di silenzio prima della gara, mentre i nomi delle città ucraine in cui le persone sono morte durante la guerra sono stati visualizzati sul maxi schermo. Il calcio d’inizio, inoltre, è stato dato da un membro del Battaglione Azov ed è stata sventolata una bandiera ucraina speciale, la cui storia è stata raccontata dal presidente Volodymyr Zelensky in un discorso televisivo per celebrare il National Flag Day.

Partita sospesa per pericolo attacco aereo

Zelensky
Prima del calcio d’inizio è stato proiettato sul maxischermo un video messaggio di Zelensky (Ansa)

E se questa partita (finita 0-0) è terminata senza alcuna apparente problematica, non si può dire lo stesso di quanto accaduto su altri campi. Contemporaneamente infatti si sono giocate anche altre gare del campionato, come quella tra Rukh Lviv e Metalist Kharkiv, che purtroppo è stata interrotta in quanto è iniziato a suonare l’allarme del raid aereo. La partita è iniziata alle 15.00 ed è stata momentaneamente sospesa dall’arbitro poco prima della fine del primo tempo, quando il punteggio era sull’1-1. I giocatori sono rientrati negli spogliatoi per rifugiarsi in un bunker e lo stesso hanno fatto le poche persone presenti sugli spalti (le partite si giocano infatti a porte chiuse), che hanno immediatamente lasciato le loro postazioni, come si può vedere da alcuni video postati sui social network. Fortunatamente l’allarme è cessato dopo qualche minuto e il match si è potuto concludere regolarmente.

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