Russia, morte di Darya Dugina: c’è stato un botta e risposta tra il Santo Padre, Papa Francesco, e l’ambasciatore ucraino della Santa Sede, Andrii Yurash per l’attentato che ha visto vittima la donna nei giorni scorsi
C’è sgomento e rabbia, in Russia, per quanto riguarda l’attentato che ha visto come vittima Darya Dugina. Ovvero la figlia dell’ideologo e fedelissimo di Vladimir Putin, Aleksandr Dugin. Nelle ultime ore sono arrivate anche le parole commosse da parte di Papa Francesco che ha voluto dedicare un pensiero alla 29enne che è stata uccisa nel corso di un attentato avvenuto lo scorso sabato mentre si trovava nella sua vettura. L’auto è stata fatta esplodere da un ordigno che era stato posizionato a pochi passi da lei. Per quest’ultima non c’è stato assolutamente nulla da fare visto che è morta sul colpo.
Queste sono state le parole rilasciate dal Santo Padre: “Penso alla povera ragazza volata in aria per una bomba sotto il sedile della macchina a Mosca“. Secondo gli stessi russi questo attentato sarebbe stato fatto da una donna che appartiene al battaglione Azov. In occasione dell’udienza generale, il Papa ha voluto dire la sua in merito al conflitto che si sta ancora continuando a combattere in ucraina: “Gli innocenti pagano la guerra. Il conflitto è una pazzia. Coloro che ci guadagnano con le armi sono dei delinquenti che ammazzano l’umanità“.
Nel frattempo, però, non si è fatta attendere la risposta che arriva direttamente da Kiev. Ovvero dall’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash che ha smorzato le parole del Papa: “Il suo discorso è stato deludente e mi ha fatto pensare a molte cose.
Non si può parlare nelle stesse categorie di aggressore e vittima, stupratore e stuprato. Come è possibile citare uno degli ideologi dell’imperialismo russo come vittima innocente? E’ stata uccisa dai russi come vittima sacra ed ora è in campo come scudo di guerra“.