Emergono le prime conseguenze dopo il caos che si è generato ieri sera, alla vigilia della sfida di Conference League tra la squadra olandese e quella di Italiano. Il sindaco di Enschede, luogo dove si disputerà il playoff di ritorno, ha infatti interdetto la possibilità di entrare ai sostenitori gigliati
Vietato l’ingresso agli italiani. In sintesi, è questo il provvedimento stabilito dal sindaco Enschede, il signor Roelof Bleker. Il primo cittadino ha infatti istituito un’istanza per interdire l’ingresso nel capoluogo della provincia dell’Overijssel ai tifosi viola, a seguito di quanto accaduto ieri sera, quando sono andati in scena degli scontri pesantissimi tra le due tifoserie che hanno messo a ferro e fuoco la città.
Un vero e proprio momento di follia generale davanti all’Intercity hotel, dove il giorno dopo si contano i danni tra vari oggetti andati distrutti, fra cui sedie, tavoli, dehors e panchine di un ristorante. Distrutta pure una vetrata di un centro di un’agenzia interinale per trovare lavoro.
Una situazione di tensione che era già nell’aria dalla partita d’andata, quando le tifoserie erano già arrivate a contatto nel centro storico di Firenze, dove gli olandesi stavano sfilando un po’ su di giri per gli effetti dell’alcol (nonostante i divieti). A partire da allora gli ultras del Twente avevano promesso vendetta e questa è arrivata con un vero e proprio agguato nei confronti dei viola. Si sono presentati infatti in numero decisamente maggiore, armati di bastoni e mazze. Così, per evitare ulteriori problemi, il sindaco di Enschede ha deciso di fermare il problema alla radice, non facendo entrare i tifosi italiani in città. In ogni caso non sarà impedito loro di assistere alla partita di Conference League, in quanto la polizia li raccoglierà fuori da Enschede e li scorterà dentro al ‘De Grolsch Veste’, lo stadio dove si disputerà l’incontro di stasera.