Il consumo di acqua calda pesa enormemente in bolletta. Impianti efficienti e buone pratiche comportamentali possono ridurre gli sprechi
Il consumo di acqua calda è forse uno fra quelli che si fa maggior fatica a tenere sotto controllo. Ogni volta che ci facciamo la doccia, un bagno caldo o laviamo i piatti, andiamo inevitabilmente ad utilizzare un quantitativo enorme di acqua e di corrente elettrica.
Non potendo rinunciare all’utilizzo dell’acqua calda, basterà adottare delle buone pratiche comportamentali e fare attenzione agli impianti di riscaldamento, che devono essere efficienti, correttamente dimensionati ed essere collocati nella giusta posizione, per risparmiare molti soldi in bolletta.
Quanto spreco senza rendercene conto
Sono diversi i modi per garantire un buon risparmio energetico, a maggior ragione quando si parla di acqua calda. Prima di tutto, l’acqua rappresenta una risorsa preziosa e come tale va salvaguardata e protetta, non soltanto per questioni di etica, ma anche per evitare di sprecare un bene vitale, a cui tutti hanno diritto. Secondo motivo perché, soprattutto nella produzione di acqua calda sanitaria, un corretto uso può portare indubbi benefici sulla bolletta del gas che andremo a pagare. Si stima che in media il consumo di acqua calda giornaliero a persona oscilli tra i 20 e i 40 litri, oltre questa soglia si parla di consumi molto alti per cui sarà necessario introdurre dei cambiamenti alle proprie abitudini.
Alcuni consigli utili
Non è necessario, ogni volta che apriamo il rubinetto per sciacquare un bicchiere o per lavarci le mani, usare acqua calda anche per quei pochi minuti o istanti. L’attivazione della caldaia richiede energie all’impianto e, per di più, mentre stiamo in attesa davanti al rubinetto aperto stiamo anche sprecando altra acqua preziosa. Un’alternativa valida per queste situazioni, quindi, è acquistare dei riduttori di flusso, accessori che possono costare anche pochi euro: si comprano dal ferramenta e permettono di ridurre il getto dell’acqua proveniente dai rubinetti.
Occhio alla temperatura dell’acqua
Per favorire il risparmio energetico, una buona idea potrebbe essere quella di abbassare il livello della temperatura dell’acqua, evitando così lo spreco di erogarla a temperatura eccessivamente elevata e poi miscelarla con quella fredda. È molto meglio, infatti, regolare la temperatura intorno ai 40-42°. Si può pensare anche all’istallazione di miscelatori a basso consumo che permettono il raggiungimento di temperature non molto alte, in modo da non sprecare energia né acqua.
L’uso corretto del boiler
Un altro accorgimento è quello di accendere il boiler solo quando serve.
Chiaramente questo dipende anche dal numero dei componenti familiari, se sono troppi non vale la pena spegnere lo scaldabagno perché si rischia al contrario di spendere di più.
Inoltre, è buona norma essere ben informati sui consumi e sull’efficienza dello scaldabagno che si ha in casa, soprattutto nel caso in cui si ha intenzione di acquistarne uno nuovo.
Ricordate che il boiler, per funzionare in modo efficiente e con consumi ridotti, deve essere correttamente dimensionato in base alle esigenze e alla grandezza della casa.
Modelli sovradimensionati o sottodimensionati sono responsabili di uno spreco dell’ acqua e dell’energia.