Da promessa del calcio fino ad arrivare al ritiro per un grave errore non suo. Poi il riscatto che lo ha portato ad essere il secondo di José Mourinho alla Roma: la fantastica storia di Salvatore Foti
Il nome sicuramente vi dirà qualcosa. Bisogna tornare indietro di un bel po’ di anni quando nel 2005 si parla di un fortissimo centravanti che rappresenta l’Under 17 della nazionale italiana all’Europeo. Tutti gli occhi sono puntati su di te poiché sei la stella indiscussa del torneo e che non delude affatto le aspettative. Poi, però, le cose a lungo andare non sono per nulla andate così. Salvatore Foti, però, ha avuto la forza ed il coraggio di riscattarsi e lo ha fatto nella migliore maniera possibile.
A 17 anni, però, rimane svincolato perché il suo club, il Venezia, fallisce. Nessun problema visto che su di lui ci sono squadra che lo hanno osservato con molta attenzione. Tanto è vero che la Sampdoria lo acquista nel 2006 e, nello stesso anno, lo fa anche esordire in Serie A nella brillante vittoria dei blucerchiati contro il Messina. Indovinate chi va in gol in quella sfida? Proprio il classe ’88, all’epoca 17enne, che segna la sua prima rete in Serie A. Proprio sotto gli occhi di un certo Francesco Flachi che, dalla panchina, applaude il suo possibile erede.
Le cose sembrano andare nel verso giusto, fino a quando la sua carriera incontra sia degli alti e (soprattutto) moltissimi bassi. Tanto è vero che nel 2016 ha dovuto appendere le scarpette al chiodo quando aveva compiuto solamente 26 anni. Per molti si è trattato di un problema fisico. Ed invece, qualche anno dopo, è venuta fuori la verità. Dietro a tutto questo c’è una causa legale. Il tutto nato da una semplice ernia al disco. Aveva optato per un intervento chirurgico, ma dietro a tutto questo c’è stato un errore medico dove l’ex calciatore è ancora in causa.
Salvatore, però, non si arrende e intende rimanere nel mondo del calcio, anche se in un altro ruolo. A dargli le prime possibilità ci pensa Marco Giampaolo. attuale allenatore della Sampdoria, che lo inserisce nella lista del suo staff. Insieme a lui va anche al Milan e Torino. Fino a quando, nel dicembre del 2021, arriva la telefonata che gli cambia per sempre la vita. Ovvero quella di Rapetti, ex preparatore atletico della Samp e che adesso lavora per la Roma.
Il motivo della telefonata? Serve un nuovo vice allenatore ai giallorossi dopo l’addio di Joao Sacramento che aveva lasciato Mourinho. Pochi giorni dopo lo ‘Special One’ fa una videochiamata che dura un intero pomeriggio. Il portoghese non ha dubbi: vuole lui al suo fianco. Da gran signore qual è Salvatore ne parla prima con Giampaolo che gli dà la sua benedizione con tanto di: “Vai dove meriti, sei bravissimo“. Approdo in giallorosso a fare il vice del manager portoghese.
Da lui c’è solamente da imparare e questo Salvatore lo sa molto bene. Tanto è vero che lo sostituisce anche in due occasioni per squalifica. Risultato? Due vittorie con lui in panchina. Da segnalare anche, nel suo personale cv, la conquista di una Conference League. Davvero non male per il 34enne che ha voglia di spaccare nel mondo del calcio. Questa volta in un’altra veste.