Sgarbi: “Il vantaggio del Centrodestra sarà ancora più ampio. La sinistra non ha identità”

Vittorio Sgarbi in esclusiva a ‘Notizie.com’: “Il Pd si presenta con dei partiti molto piccoli. Non è una vera coalizione. Casini? Non è di sinistra. Io sono stato candidato dal partito che lui stesso ha fondato e lui corre con il Pd”.

Il Centrodestra prosegue la sua marcia vincente in vista delle prossime elezioni. I dati per il momento danno un vantaggio di 18 punti sulla sinistra, ma per Vittorio Sgarbi la forbice si amplierà ancora nelle prossime settimane.

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Vittorio Sgarbi in esclusiva a ‘Notizie.com’. Ecco le sue parole © Ansa

Si tratta ti un vantaggio molto inferiore a quello che sarà il 25 settembre – ha detto ai nostri microfoni Vittorio Sgarbi – la sinistra non ha identità e soprattutto una alleanza. Il Pd si presenta con partiti che hanno davvero pochi voti e quella non è una coalizione. Le alleanze sono fatte da forze politiche che hanno almeno il 10%. Il Partito Democratico, invece, ha deciso attaccarsi ai piccoli partiti e per questo c’è una configurazione molto lacunosa. E’ evidente che l’offerta all’elettore manca nel centro (Calenda) ed ha una sinistra estrema come quella di Fratoianni“.

Sgarbi su Casini: “Una candidatura senza coerenza”

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Sgarbi ai nostri microfoni parla anche della sua sfida con Casini a Bologna © Ansa

Vittorio Sgarbi a queste elezioni correrà a Bologna dove sfiderà Casini: “Lui non è un uomo di sinistra. Il nostro scontro in realtà è la rappresentazione di una contraddizione delle parti. Io vengo candidato dal partito che lui stesso ha fondato, mentre lui ha deciso di correre con il Pd. E’ una contraddizione palese che ha voluto Letta senza peraltro avere una coerenza. E poi sono certo che anche a Bologna Giorgia Meloni farà una performance abbastanza impressionante“.

L’ex sindaco di Sutri critica anche la scelta di Crisanti di correre con il Pd: “Lo volevo candidare anche io con la lista Rinascimento, poi le cose sono andate diversamente. Non dimentichiamo che è stato scoperto da Zaia. E’ stato il medico di riferimento della Regione Veneto e quindi non riesco assolutamente a capire questa scelta”.

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