Una persona è stata fermata a Ventimiglia con l’accusa di fare parte di uno dei gruppi appartamenti alla mafia nigeriana. Le ultime.
Questa volta la fuga del cittadino nigeriano si è interrotta al confine con la Francia. Dopo essere riuscito a fuggire all’arresto al termine di una indagine svolta dalla Squadra Mobile de L’Aquila, in collaborazione con quella di Modena, il 34enne è stato fermato durante un tentativo di arrivare in territorio transalpino.
In particolare, l’uomo è stato fermato dalla polizia di frontiera a Ventimiglia dopo che alcuni documenti hanno confermato la presenza di un provvedimento nei suoi confronti. Il suo arresto sembra mettere definitivamente la parola fine a questa vicenda considerando anche il fatto che l’inchiesta principale si è conclusa nei mesi scorsi.
Nelle prossime ore sarà ascoltato dagli inquirenti per provare a capire meglio la sua posizione in questa indagine e naturalmente ricostruire insieme tutti i movimenti fatti da quando è sfuggito all’arresto.
L’indagine
L’indagine è iniziata nel 2018 e si è conclusa un anno dopo con il coinvolgimento di 55 nigeriani tutti uniti tra loro attraverso riti di affiliazione e iniziazione, con distinti ruoli e specifici ruoli.
Come riportato dall’Ansa, gli indagati hanno sempre aderito a queste associazioni attraverso la loro forza di intimidazione cultista e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne derivava, sia all’interno che all’esterno della comunità nigeriana in Italia. Inoltre, l’organizzazione faceva parte del gruppo criminale più grande del Paese africano e veniva chiamata Black Axe.
Un’inchiesta che aveva portato il 34enne a far perdere le sue tracce in questi tre anni. Oggi, però, nel tentativo di arrivare in Francia l’errore che gli è costato molto caro. Alla frontiera, infatti, sono analizzati i suoi documenti e si è arrivati alla scoperta del provvedimento pendente su di lui.
Così anche per lui sono scattate le manette e nelle prossime ore sarà ascoltato dagli inquirenti per avere maggiori dettagli su questa associazione e soprattutto capire se in questi anni ha avuto contatti con altri nigeriani.