Roma, un dipendente del comune rischia il processo: il motivo è assurdo

Un dipendente del comune di Roma rischia il processo. Il motivo del possibile rinvio a giudizio è davvero assurdo. Ecco i dettagli.

Una vicenda sicuramente molto particolare viene come protagonista il dipendente del comune di Roma. In particolare, l’uomo rischia il processo e nelle prossime settimane il Gip dovrà decidere se accettare la richiesta avanzata dalla Procura oppure archiviare la posizione dell’indagato.

Polizia dipendente Ama
La polizia ha scritto sul registro degli indaganti un dipendente dell’Ama © Ansa

E il motivo di questo rinvio a giudizio è davvero assurdo. Secondo quanto scritto dal Corriere della Sera, questo dipendente dell’Ama (municipalizzata di Roma) rubava dei denti d’oro ai defunti per poi rivenderli a un negozio specializzato. I reati contestati quindi sono quelli di peculato e truffa.

Inoltre, il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio anche per altre tre persone: il titolare del punto vendita che avrebbe accettato l’oro consapevole della provenienza illecita e due complici, tra cui il proprietario di un esercizio commerciale utilizzato per occultare la merce. L’accusa per loro è quella di riciclaggio.

L’indagine

Polizia Roma
L’indagine è stata aperta nel 2013 da parte della Procura di Roma © Ansa

I fatti risalgono al 2013 e nei prossimi mesi, come detto in precedenza, potrebbe iniziare il processo nei confronti dei quattro indagati. In particolare, il dipendente dell’Ama sarebbe stato incaricato in più di un’occasione della estumulazione delle salme. Il compito era quindi quella di recuperare dei resti dei loculi a distanza di 30 anni.

E l’uomo avrebbe approfittato di questo incarico per strappare le protesi dentarie d’oro ai defunti e successivamente venderle ad un punto vendita specializzato (non è ancora chiaro se a pagamento oppure in modo gratuito) e per questo motivo il guadagno dell’indagato non è ancora conosciuto. Restano comunque le responsabilità nell’aver sottratto alle salme la dentatura.

Sono passati ormai sette anni da questa vicenda e quindi la Procura sta accelerando con le indagini per non cadere nella prescrizione. Vedremo se il gip accetterà la richiesta di rinvio a giudizio avanzato dal pubblico ministero oppure verrà archiviata la posizione delle persone indagate. Sicuramente la vicenda è molto particolare e nelle prossime settimane ci potrebbero essere importanti novità.

Gestione cookie