Momento di puro terrore e di grane panico tra i bagnanti che, durante una giornata di sole e relax, avevano adocchiato in spiaggia qualcosa che aveva catturato inevitabilmente la loro attenzione
Si parla di un cadavere. Gente che urla e si dispera: “Correte subito, c’è una donna morta in spiaggia” Pianti, urla, gente che scappa. Il tutto è accaduto in Thailandia (parte orientale), precisamente sulla spiaggia di Bang Saen (provincia di Chon Buri). In molti hanno notato appunto questa persona morta in riva al mare. O forse no? Sono stati chiamati immediatamente i soccorritori che sono giunti sul posto, ma subito dopo hanno scoperto la verità.
Subito sono iniziate le indagini, ma alla fine quel cadavere si è trasformato in una bambola gonfiabile. Sì, avete letto proprio bene. Quelle che si usano per fare sesso di gomma. A quanto pare la metà superiore della bambola era coperta da una maglietta, mentre il sedere e le gambe nudi della stessa erano in bella mostra. In molti (anzi tutti) avevano pensato al peggio. Per i turisti non c’erano dubbi: si trattava di una persona morta e non avevano assolutamente il coraggio di avvicinarsi alla stessa.
“C’è un cadavere in spiaggia“, ma era una bambola gonfiabile [FOTO]
Beachgoers were horrified when a naked corpse turned up on Chon Buri province’s Bang Saen beach, the head covered with a shirt. Rescue workers rushed to the scene, but upon closer inspection, the “corpse” turned out to be a rubber sex doll. The top half of the doll was covered pic.twitter.com/cK8GQydHTr
— ThaiMythbuster (@thaimythbuster) August 21, 2022
Tanto è vero che sul posto sono arrivati gli agenti del servizio di salvataggio marino del ‘Great White Shark‘ nel distretto di Sek Suk che, alla fine, hanno scoperto la verità: ovvero che si trattava di un gioco erotico. Subito dopo gli stessi avevano tolto la maglietta sopra la bambola ed hanno scoperto che non aveva neanche la testa. L’immagine è diventata immediatamente virale sui social network.
Del proprietario? Nessuna traccia. Non si è fatto avanti. Molto probabilmente per vergogna. Una vicenda che, però, ha fatto innervosire non poco l’ufficiale municipale del distretto di Saen Suk’, Plakron Khamphrae: “Ci siamo sentiti a disagio visto che parliamo di una zona turistica molto famosa in tutto il mondo“.