Elezioni: pericolo brogli elettorali per il voto dagli italiani all’estero

Allarme brogli elettorali soprattutto per i voti provenienti dall’estero, per i quali sono state impartite precise direttive

E’ il centrodestra, che richiede massima attenzione ai seggi elettorali, a lanciare l’allarme dopo alcune scottanti rivelazioni di fonti anonime in questi giorni su alcuni quotidiani, addirittura di bande di falsari pronte ad entrare in azione per modificare la scelta delle schede elettorali provenienti dall’estero.

Il pericolo brogli per il voto degli italiani all’estero –

I quattro senatori e gli otto deputati votati da chi risiede dall’estero potrebbero essere decisivi nella prossima tornata elettorale che si presenta molto combattuta con un testa a testa tra le coalizioni che potrebbero, appunto, venir decise da un manciata di voti di differenza.

Una tornata elettorale mai così incerta

Le prossime elezioni politiche sono fissate per il weekend del 25 settembre prossimo e, mai come quest’anno, l’esito appare davvero incerto. Gli anni della pandemia, seguiti già da un periodo controverso dal punto di vista politico, hanno fatto sì che gli italiani non eleggessero davvero il Parlamento da molti anni e più di una legislatura. Ecco che anche il singolo voto potrebbe risultare decisivo in questa incerta tornata elettorale e per questo potrebbero acquisire ancora più importanza quei voti provenienti dagli italiani all’estero che sono chiamati ad eleggere ben 8 deputati per il Parlamento e 4 senatori.  Per loro, la tornata elettorale sarà valida fino le 16 del 22 settembre, orario limite entro il quale dovranno pervenire via posta le schede con il voto presso il proprio consolato di riferimento. E proprio su questi voti stranieri si sta concentrando l’attenzione di alcune forze politiche per il pericolo di eventuali brogli.

Bande di falsari pronte a entrare in azione

“Siamo pronti per sgraffignare le schede dalle cassette delle lettere fino ai bidoni della spazzatura, tanto basta pagare”, questa la sconcertante verità raccontata da un pentito. Il sistema di votazione è regolato da norme che non si dovrebbero mai poter eludere. I consolati invieranno un plico elettorale a ogni elettore iscritto all’anagrafe per il registro degli italiani all’estero entro il 7 settembre, e in un paio di giorni, poste permettendo, il plico arriverà a casa. E proprio a questo punto della transazione che bande di falsari potrebbero entrare in azione. L’elettore vota le schede di Camera e Senato a casa sua, poi le inserisce in una busta che a sua volta viene infilata in un secondo plico assieme al tagliando elettorale. La busta completa deve pervenire al Consolato appunto entro le 16 del 22 settembre. Se l’elettore non avrà ricevuto il plico elettorale entro l’11 settembre, da quel giorno potrà rivolgersi al proprio Consolato per chiederne un duplicato. E qui entrano in gioco gli imbrogli.

In Italia si voterà il 25 settembre –

Un sistema semplice quanto ingegnoso

Una squadra di diversi ragazzi viene sguinzagliata sui vari territori e prende dalla cassetta delle lettere i plichi. È un’operazione agevole perché i plichi sono di grande dimensione ed escono sempre fuori dalla cassetta postale”, racconta sempre la fonte anonima dalle colonne di Libero, addirittura vengono perlustrate anche le discariche, visto che i plichi possono essere mandati al macero se non dovessero essere recapitati. Per questo sono già partite segnalazioni preventive da parte dei partiti del Centrodestra con un vademecum di raccomandazioni e procedure da rispettare per far si che nei seggi elettorali tutto si svolga nella più assoluta trasparenza.

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