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Cronaca

“I maschi bianchi eterosessuali? Un problema”. Bufera sul programma tv

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Francesco Gnagni

Bufera contro il programma tv tedesco: secondo Georg Restle, capo della trasmissione Monitor dell’Ard, i maschi bianchi eterosessuali sono “problematici e costosi”.

(Ansa)

Nasce così un vero e proprio “razzismo” all’inverso, nei confronti del maschio bianco eterosessuale che non è ha nessuna colpa se non quella di essere tale. Questa la denuncia nei confronti del presentatore tedesco noto nel suo Paese, che durante una trasmissione ha denunciato “die Gefahr für die Gesellschaft durch Männer”, vale a dire il pericolo per la società a causa degli uomini. Che sarebbero, a suo dire, “problematici e costosi”.

L’inquietante ideologia razzista contro i bianchi etero

Da anni ormai va in scena in molti Paesi occidentali il fenomeno della “cancel culture”, nato e alimentato sull’onda delle proteste a sfondo anti-razzista del movimento Black Lives Matter. Così sempre più l’ideologia del “politicamente corretto” ha iniziato a prendere di mira i simboli più eloquenti della cultura occidentale tradizionale, da Cristoforo Colombo a Indro Montanelli nel nostro Paese. Ma non sazi, la protesta ha continuato ad ampliarsi, toccando i classici della cultura ormai sempre più censurati e vietati. Fino ad estendersi alla condizione di maschio bianco eterosessuale “tout court”, sbagliata alla radice in quanto tale, a differenza di neri e omosessuali.

Un vero e proprio razzismo al contrario, che invece di guardare la persone si focalizza ancora una volta, a parti inverse, sulla sua pelle. Il peccato originale in questo caso sarebbe di opprimere le donne e le minoranze, di mettere in atto comportamenti “tossici”, persino di inquinare l’ambiente. Patriarcato, guerre, cambiamenti climatici, razzismo: di tutto questo ogni uomo bianco eterosessuale, secondo quest’ideologia deleteria, dovrebbe sentirsi in colpa.

L’improbabile tesi della trasmissione tv

Lo avrebbe così affermato anche il conduttore in una recente trasmissione tv di Ard Monitor, primo canale pubblico tedesco, tratta del libro “What men cost”, scritto da Boris von Heesen. In questo testo l’autore cerca di quantificare “quanto sia costoso il comportamento maschile tossico per la società”. Gli uomini sono “molto più spesso brutali, dipendenti o malati di salute. Questo danneggia tutti e costa un sacco di soldi”, è la tesi della trasmissione. 

Che arriva persino a portare delle statistiche per avvalorare la propria tesi, secondo cui il 94% dei carcerati, l’88% degli schiavi del gioco d’azzardo, l’80% dei drogati, il 70% dei ladri sono maschi. Ovviamente, bianchi ed eterosessuali, “leader” in tutti i campi criminali, dalle violenze alle frodi, ai furti, oppure nelle dipendenze o detenzioni. Quantificabili, economicamente, in milioni di euro l’anno per le casse dello Stato.

Queste le assurde tesi diffuse dall’emittente tedesca, che ha scatenato inevitabilmente una forte bufera. Molti utenti hanno rimarcato l’imbarazzo di dovere leggere di persone in difficoltà come “un costo per lo Stato”, una retorica che suona come altamente discriminatoria. Rimarcare i “costi legati ai tossicodipendenti sembra davvero molto disgustoso”, scrive un utente, mentre altri fanno notare come un calcolo di questo genere, in un Paese in cui la gran parte della popolazione è bianca ed eterosessuale, non abbia molto senso.

Il presentatore tedesco Georg Restle (Ansa)

“Potete applicare esattamente la stessa narrativa con numeri diversi a stranieri o rifugiati. Suona schifoso e discriminatorio, giusto? Perché è fondamentalmente sbagliato”, scrive un altro utente in rete, riportato dal Giornale, che ha segnalato l’imbarazzante autogol della trasmissione tedesca, che ora deve fare i conti con una schiera di utenti fuori e offesi.

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Francesco Gnagni