Potrebbe non essere più necessario pagare alcune bollette di fornitura di servizi che non arrivano a scadenze regolari.
Le bollette di luce, gas e acqua rappresentano una delle spese obbligate che, insieme alla Tari e agli affitti, incidono per quasi la metà sui consumi degli italiani, secondo le stime di Confcommercio. Ma dobbiamo stare attenti alle scadenze, perché potrebbe subentrare la prescrizione e quindi potremmo essere esentati dal pagare.
La prescrizione è un termine, previsto dalla legge, oltre il quale il credito non può più essere esigibile. Il che significa che se anche il debito non è stato pagato il creditore non può fare nulla per riscuoterlo, neanche ricorrendo al giudice. Con la prescrizione, dunque, si cancella definitivamente il debito.
Oneri mensili da rispettare sempre o quasi
La periodicità di fatturazione rappresenta uno degli elementi meno noti del settore delle tariffe di luce e gas. I fornitori di energia elettrica e gas naturale del mercato libero propongono, infatti, tempistiche differenti per quanto riguarda l’invio delle bollette e, quindi, per il pagamento effettivo delle fatture relative alle utenze energetiche. L’importante è non dimenticare l’effettiva scadenza scritta in calce sulla fattura perché poi si va incontro a delle maggiorazioni da pagare, proporzionali ai giorni che facciamo trascorrere. Ma esiste anche la motivazione opposta che ci permette di essere esentati dal pagamento di una bolletta.
La prescrizione potrebbe arrivare in aiuto
E’ importante sapere che non tutte le bollette che ci arrivano a casa devono essere pagate. Ce ne sono alcune che sono troppo vecchie e quindi non si devono pagare, nonostante ci siano state regolarmente recapitate. Secondo la legge il passare del tempo può determinare la perdita di un diritto ed il titolare non lo può più esigere. La prescrizione delle bollette è proprio quando quel diritto si riferisce al pagamento di una fattura di luce o gas relativa ad un periodo passato. Se passa un determinato periodo di tempo, durante il quale non viene recapitato alcun avviso, il fornitore non può più chiedere il versamento di quell’importo, dunque, si cancella definitivamente il debito. E’ importante sapere però che poter parlare di prescrizione, è necessario che per tutto l’arco di tale tempo il debitore non abbia ricevuto alcun sollecito di pagamento o di messa in mora. Il creditore deve restare completamente inerte. Quindi basta un sollecito, una semplice mail per far ripartire da capo il conteggio del tempo trascorso e quindi essere sottoposti alla richiesta di pagamento con aggiunti anche gli interessi di mora maturati. Dal 2 marzo del 2018 la prescrizione interviene dopo soltanto due anni.