Molla tutto per girare l’Italia a cavallo: l’incredibile storia di Cristian e Furia

La routine quotidiana lo stava uccidendo, aveva molta voglia di viaggiare, il lavoro non gli dava più né soddisfazioni e né guadagno

Molti avevano girato la penisola a piedi, in moto, in treno, ma nessuno lo aveva mai fatto a cavallo. Quello che Cristian Moroni ha compiuto rappresenta quindi una sorta di primato, cinquemila chilometri in sella alla sua cavalla, Furia.

Crstian Moroni e la sua cavalla Furia –

All’inizio l’idea del 39enne romano d’adozione, ma di origine sarda, era molto più articolata, farsi seguire da un veterinario, da un veicolo per cavalli in caso di necessità e da un Videomaker per filmare questo sogno, ma purtroppo le persone e le aziende non hanno creduto nell’impresa, così ha deciso di partire lo stesso, senza sponsor, senza supporti, solo lui e Furia.

Un viaggio lento ma entusiasmante

Un viaggio lento e meraviglioso lungo tutta la penisola. È il giro d’Italia a cavallo che Cristian Moroni, 39enne romano di origini sarde, ha appena completato, tornando lì dove tutto era cominciato, sulla spiaggia di Fregene nel litorale laziale, in compagnia di Furia, una cavalla maremmana di 16 anni. “L’idea l’ho avuta qualche anno fa, ero stanco di fare le solite passeggiate a cavallo, anche di molti aspetti della mia realtà e ho deciso di fare qualcosa che nessuno avesse mai fatto prima d’ora: seguire il perimetro dello stivale a cavallo. Quel giorno ero molto triste, la routine quotidiana mi stava uccidendo, avevo molta voglia di viaggiare, un lavoro che non mi dava più soddisfazioni e poco guadagno. Praticamente ero schiavo del denaro” ha raccontato ai media locali Cristian dopo aver completato il suo sogno di libertà.

15 mesi di viaggio tutti a cavallo

Tutto cominciò il 24 maggio del 2021, in piena pandemia, e un anno e tre mesi dopo e più di cinquemila chilometri, lungo tutto il perimetro della penisola, questo sogno è diventato realtà. Risalendo la costa tirrenica fino a Ventimiglia, poi le Alpi, e il confine francese, passando anche per la val d’Isere. Poi, rientrati in Italia per il piccolo San Bernardo, in Valle d’Aosta, per proseguire il viaggio attraverso il paese verso est fino a Trieste, proseguendo lungo la costa adriatica fino alla punta più meridionale della Puglia e costeggiando la costa ionica per risalire ancora la costa tirrenica. Un giro dell’Italia fantastico fatto in economia e grazie alla cordiale ospitalità di tanta gente incontrata lungo il cammino.

La solidarietà della gente

“Avevo solo trecento euro che sono finiti praticamente subito, nelle prime settimane. Da allora ho beneficiato della generosità delle persone incontrate lungo il nostro percorso. Io ho una tenda, non chiedo mai nulla e non entro mai in casa delle persone. Mi basta un posto dove potermi accampare, che può essere un giardino o anche un fienile. Mi è capitato di montare la tenda anche in un camion“, ha continuato a raccontare Cristian che ha voluto documentare tutto il viaggio sui propri canali social Instagram e Facebook: “Sono nati per l’esigenza di scaricare le foto ed i video che giro con il mio smartphone. Così libero la memoria e posso continuare a documentare le tappe del nostro viaggio, li ho aperti per rispondere a questa necessità”, chiosa Moroni che ha voluto anche tranquillizzare tanti animalisti che come al solito in questi mesi hanno puntato il dito più su come stesse l’animale che l’uomo “Vorrei subito tranquillizzare tutti che sta benissimo. Perché ci sono degli animalisti da tastiera che, sui miei canali social, ogni tanto insinuano che subisca dei maltrattamenti. Niente di più falso. Furietta sta in grande forma, ho sempre cercato dei maneggi, circoli ippici e aziende agricole, dove ci hanno dato fieno, mangime, e per me, come dicevo, un semplice spazio dove potermi accampare”.

 

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