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Cronaca

Morte Liliana Resinovich, il fratello: “Altro che suicidio, ecco come è stata uccisa”

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Francesco Spagnolo

Il fratello di Liliana Resinovich non crede all’ipotesi del suicidio e ribadisce che la sorella è stata uccisa. Ecco come.

L’ipotesi suicidio di Liliana Resinovich continua a non convincere la famiglia. Gli inquirenti sono sicuri che la donna, scomparsa il 14 dicembre 2021 a Trieste e trovata morta il 5 gennaio, si è tolta la vita, ma questa versione non è assolutamente condivisa dal fratello e dal suo legale.

La famiglia di Liliana non crede assolutamente alla versione degli inquirenti © Ansa

I due, insieme alla psicologa consulente Gabriella Murano, in una nota, come riportato da Il Gazzettino, hanno ribadito che l’ipotesi degli inquirenti del suicidio è non veritiera e la donna sarebbe stata uccisa da una o da più persone.

Insomma, la tesi dell’asfissia (provocata dal fatto che la donna si è chiusa la testa in due sacchetti di plastica) non convince. Anzi è stata completamente smontata e la battaglia da parte della famiglia continuerà per cercare alla verità. Vedremo se alla fine si riuscirà a riaprire il caso oppure gli inquirenti proseguiranno per la loro strada.

La versione del fratello di Liliana

La versione del fratello di Liliana sulla morte della donna © Ansa

Naturalmente il fratello di Liliana ha una sua idea di quanto successo quel 14 dicembre. Secondo la versione della famiglia, la donna avrebbe incontrato qualcuno che ben conosceva e, al culmine di una discussione, sarebbe stata prima percorsa e strattonata e poi subìto un’occlusione delle vie respiratorie. Questo potrebbe essere stata favorito dai problemi di cuore che il medico legale ha riscontrato.

Come detto in precedenza, si tratta di un’idea completamente differente rispetto a quella degli inquirenti e vedremo se nelle prossime settimane ci sarà un’apertura da parte della Procura per rivedere il caso oppure sarà confermata la linea intrapresa in queste ultime settimane.

Per gli inquirenti Liliana si è suicidata e quindi nessuna persona è al momento iscritta sul registro degli indagati. La famiglia, comunque, non ha nessuna intenzione di fermarsi e vedremo se alla fine di questa battaglia arriveranno i risultati sperati o, come già successo in passato in altri casi, da parte della Procura non ci sarà nessun passo indietro.

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Francesco Spagnolo