All’asta il primo superyacht sequestrato ad un oligarca russo

La lussuosa imbarcazione Axioma di Dmitry Pumpyansky va all’incanto con una base d’asta di 75 milioni 

L’imbarcazione, con sei cabine di lusso per gli ospiti, una piscina, un cinema, una palestra e una spa, è stato sequestrato dopo l’attracco a Gibilterra lo scorso marzo. Pumpyansky, considerato molto vicino a Putin, ha un patrimonio di 1,84 miliardi di sterline.

Lo yacht di lusso Axioma

Il superyacht da 77 milioni di euro ha attirato 63 offerte ad un’asta a Gibilterra, si tratta della prima vendita di beni sequestrati a un oligarca dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca lo scorso febbraio.

All’asta il primo panfilo sequestrato ad un oligarca

Denominata Axioma l’imbarcazione sequestrata al re dell’acciaio Dmitry Pumpyansky a marzo, dopo le sanzioni imposte da Regno Unito, Unione Europea e Stati Uniti.  Il superyacht, lungo 72,5 metri  e 20,7 di altezza, è composto da cinque ponti, sei cabine per 12 ospiti e altre 12 per 20 membri di equipaggio, piscina, jacuzzi, cinema 3D e anche attrezzature per la palestra. Si tratta della prima barca di lusso sequestrata ad un oligarca russo nell’ambito delle misure che l’Occidente ha preso contro la Russia responsabile dell’invasione in Ucraina. Lo yacht avrebbe raccolto un grande interesse con 115 richieste di informazioni e una trentina di visite da parte dei potenziali interessati e più di 60 offerte materialmente presentate.

Gli interni super lusso dello yacht sequestrato –

I fondi raccolti non andranno però a favore dell’Ucraina

La vendita comunque ha già suscitato molte polemiche perché, nonostante da più parti ci sia stata pressione perché i beni superlusso sequestrati agli oligarchi andassero all’incanto per raccogliere denaro in favore dei rifugiati ucraini, questa invece non viene effettuata a beneficio del popolo ucraino, ma della banca d’investimento statunitense JP Morgan, che rivendica un credito dallo stesso Pumpyansky, proprietario e presidente della Oao Tmk, fornitore di Gazprom di tubi di acciaio per i gasdotti e, con una fortuna stimata in oltre 2,2 miliardi di euro, di più di 20,5 milioni di euro.

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