Pesca illegale in area protetta, denunciati due blogger [VIDEO]

Hanno avuto la brillante idea di effettuare una pesca illegale in una area completamente protetta: per due blogger è arrivata una denuncia. Il tutto “grazie” al loro gesto di aver postato il VIDEO in rete

Denunciati due blogger dopo pesca illegale
Pesca illegale in area protetta, denunciati due blogger (screenshot video YouTube)

Solamente grazie al loro gesto si è scoperto che avevano compiuto un qualcosa di illegale. Un clamoroso “autogol” come si direbbe nel mondo del calcio che ha visto, come protagonisti (in negativo), due blogger che sono stati prontamente denunciati. Cosa è successo di preciso? Bisogna andare con ordine e con calma. Il tutto si è verificato in Sardegna, precisamente a Capo Caccia ad Alghero (provincia di Sassari) dove due ragazzi, partiti da Milano, hanno trascorso le loro vacanze.

Hanno fatto un collage di filmati e lo hanno messo in rete per raccontare, ai loro fan, il loro primo giorno di vacanza “coast to coast” nell’isola italiana. Solamente che, invece di fare una cosa carina, hanno compiuto un vero e proprio reato. Si sono rovinati con le stesse loro mani: si riprendevano mentre pescavano delle enormi cernie in una zona protetta. Se pensate che questo sia stato l’unico reato che hanno commesso vi sbagliate di grosso. Tanto è vero che la Procura di Sassari ha deciso di presentare un esposto.

Pesca illegale ad Alghero, due tiktoker denunciati

https://www.youtube.com/watch?v=XC3G04Eincg

Il filmato è diventato immediatamente virale sui social network. Basti pensare che su Facebook ha superato le 100mila view. Nel filmato si può vedere uno dei due tiktoker che si immerge e pesca una cernia dal peso di 22 kg. Non contento aveva chiamato anche il padre per la sua gesta. Come riportato in precedenza non è affatto finita qui visto che gli stessi, al quarto tentativo, hanno trovato un ristorante disposto a comprare il pesce appena pescato.

“Ci siamo fatti 140 euro”. Ovviamente in nero e con tanto di documentazione nel filmato. Il filmato ha provocato indignazioni e rabbia nei confronti degli stessi sardi. In particolar modo il presidente della commissione Ambiente del comune di Alghero, Christian Mulas, che chiede delle “punizioni esemplari” nei loro confronti.

 

 

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